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69 al peccato? Oppure: ha Iddio voluto prima l'Incarnazione (Cristo con Maria Madre sua) e poi tutte le altre cose, di modo che tutto, inclusa 1a permissione del peccato dei nostri progenitori, e ordi– nato a Cristo e a Maria? ... Le conseguenze. della risposta data a questi fondamentali in– terrogativi sono di una portata incakolabile. Nel primo caso infatti (nella posizione tomista) l'esistenza stessa di Cristo (e di Maria) verrebbe ad essere ineluttabilmente condizionata ( e percio dipen– dente) dall'esistenza delle altre cose dell'universo, e, in modo particolare, di Adamo e del suo peccato. Nel secondo caso iuvece ( nella posizione scotista) l' esistenza stessa di tutte le altre cose ( compreso Adamo e la permissione divina del suo peccato) ver– rebbe ad essere ineluttabilmente condizionata (e percio dipendeute) daU'esistenza stessa di Cris!o (e di Maria madre sua). In questo caso.. quindi si avrebbe un primato di Cristo ( con Maria) assoluto,, non in forza cioe di una susseguente ordinazione ma in forza della sua iniziale predestinazione. Nel primo caso Cristo ( con Maria) sarebbe stato il secund!um volitum ( voluto in secondó luogo) da Dio, e le altre cose il primnmi volitnm. Nel secondo caso invece Cristo (con Maria) sarebbe stato iI primum volitum (la cosa voluta in primo luogo) da Dio, e le altre cose il secunillum volitum, e per– cio il centro intenzionale, la ragione stessa di essere, lo scopo di tutte le ahre cose. Sono ben note la posizione tomistica e quella scotistíca. Quale delle due ha colpito nel segno? ... La questione, quindi, ben lungi dall'essere ( come vorrebbe qualche teologo semplicista, piu ingenuo che ingegnoso), un' oziosa beg.a teologica, e di fondamentale importanza, poiche viene a de– terminare i.l posto di Cristo, con Maria, nel piano del mondo pre– sente, l'unico, di fatto, voluto da Dio ab aeterno (fra i tanti ordini possibili diversi da quello presente) e da Lui attuato nel tempo. S. Lorenzo da Brindisi tratta ex professo !'importante questione e la risolve in pieno, nel senso scotista, nei due ·primi sermoni Super: Missus est, in fest'o Annunciationis B. M. Virginis, vale a dire, nel Discorso: De IncarnJaúon'is mysterio ante om:nfo p'raede– stin:ato (Maria~e, p. 77) e nel Discorso: De causis divin•a:e Incarna– tion:is ( o. c. p. 84). Son due robusti discorsi che, ben lungi dal ri– petersi, si completano a vicenda, dandoci una soluzione piena del sottile e complesso problema. Nessun autore, antico o recente - per quanto mi consta -.ha trattato e risolto in modo cosi esau· riente questo fondamentale problema. Egli domina l'argomento,
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