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22 II. - I p1•incipi fondamentali secondai•i Sono quattro, come abbiamo gia detto, vale a dire : il prin– cipio di singolarita, di convenienza, di eminenza e di analogía o somiglianza con Cristo. Questi quattro prÍncipii, oltre al primo, giocano una parte considerevole in tutta la Mariologia di S. Lo– renzo. Sono cqme i vari tronchi procedenti dalla radice (primo principio), dai quali derivano i rami ricchi di fronde, di fiori e di frutti. Anche questi quattro principii vengono esposti ed iHustra– ti da S. Lorenzo con una dovizia di espressioni e di immagini di una freschezza incantevole. Passiamoli brevemente in rassegna. l. - ll principio di singolarita. L' idea che S. Lorenzo da Brindisi si e formata di Maria e che affiora, si puo dire, i.n ogni pagina del suo impareggiabile Jl;fo. riale, e queHa di una creatura del tutto singolare. Essa e tutta un miracolo, di modo che Dio soltanto puo comprenderla adeguata· mente. Questa, in rapida sintesi, la Madonna ,di S. Lorenzn. II mondo, infatti, secondo il Santo, abbracciando tutte le cose create, e come una scala, la scala vista in sogno da Giacobbe: incomincia dall 'in6.ma , ossia, dalla materia prima, che - al dire di Agostino (I) - e ce quasi nu.Ha )) e va fino alla suprema, ossia, alla umanita deificata di Cristo. Tra questi ,due gradini • il primo e l'ultimo . v'e una distanza enorme, come tra il cielo e la terra... Tra un gradino e l'altro, dai minerali ai vegetali, dai vegetali agli animali, dagli animali all'uomo, dall'uomo nella sua natura all'uomo elevato dalla grazia, dall'uomo elevato dalla grazia all'uomo sublimato nella gloria, v'e una dístanza quasi in6.nita. Orbene, il graclino supremo di questa. scala alla quale fu visto (da Giacobbe) appoggiato Iddio, non e gia la gloria e la beatitudi– ne, ma e l'unione ipostatica del Verbo con la carne, Cristo,. ai piedi del quale tutto e soggetto, sia le cose visibili che quelle in– vísibili. Il grado poi piu vicino a questo grado supremo e quello (1) Confessioni, Lib. 12, c. 6, P L 32, 828.

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