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1l col canto. E allora si uiliva cantare .í celebri versi del Petrarca: << Vergine bella che di sol vestita ... )). La cantava « con tanto sentimento che molte volte andava come fuori di se)) (1). Di– giunava il Sabato in onore di Maria. Ma, neppure quand' era in– fermo, volle far uso di uova e di latticini. Soleva dire: « Dio me ne guardi ! )) (2). Nel predicare al popolo, quasi mai ometteva di parlare di Maria. Nel parlarne poi lo faceva. con tale ardore e rapimento da non avvertire piu cio che accadeva intorno a lui. Nel benedire i1 popolo, nello scrivere lettere ai piu illustri personaggi del suo tempo, incominciava e terminava sempre invocando il nome dol– cissimo di Maria, servendosi, per lo piu, della pen nota giacula– toria: « Nos curo prole pia benedicat Virgo Maria)). Si preparava alle sue feste con preghiere e digiuni, con esta– si ,d'amore e con lo studfo amoroso delle sue singolari prerogati• ve. Mori sessantenne a Lisbona invocando tenerissimamente la Vergine. Non esagerava davvero un teste del suo Processo di Beatifi– cazione asserendo: « La devozione che il P. Lorenzo da Brindisi porto sempre alla Beatissima Vergine, era sen.za fine e tanto gran– de che per me la tengo inesplicabile. .. (Maria SS.) era l'alle– grezza e il gaudio del suo cuore. A questa continuamente ricor– reva e con quanti trattava, a tutti sempre rammemorava la Madre di Dio, e cercava l'occasione di persuadere ad ognuno la divo– zioue della Beatissima Vergine; e soleva chíamare Beati queHi 'Che sono divoti della Madre di Dio)). Da questa viva sorgente di singolare devozione mariana, sca– turi quelJa fontana di luce e d'amore che e chiamata comune• mente il Mariale. Opera mariana insuperata ed insuperabile, il primo • non solo jn ordine di tempo ma anche in ordine di im– portanza - fra i tredici poderosi volumi della sua Opera Omnia. (1) Cf. Sommario, p. 12, n. 19. (2) lbid.

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