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S. LORENZO DA BRINDISI PREDICATORE 73 cese, oltre Roma, indica come luoghi della sua predicazione agli ebrei, Padova, Verona, Venezia e Casale Monferrato (86). Cosa sappiamo di questa sua predicazione agli ebrei in Roma? Il .P. Lodovico da Venezia nei processi informativi depone che Clemente VIII « lo fece predicare tre anni alli hebrei in Roma» (87). Il P. Giovan Battista da Squillace dà maggiori particolari: « Mi ricordo benissimo che nel tempo che ludu fatt9 Generale, ritrovandosi in Roma, leggeva pub– blicamente agli Ebrei in lingua ebrea, istruendoli nella nostra Santa Fede Cattolica, e per causa ddl'elezione al Generalato fatta in sùa persona, fu astretto a lasciare detta· lezzione » (88). La sua elezione avvenne il 24 aprile dell'anno 1602; ma egli era ritornato dalla prima missione in Ger– mania al principio di detto anno, e quindi la predicazione agli ebrei di Roma non potè durare, questa volta, che qualche mese. Per colmare i tre anni bisogna ammettere una sua predicazione agli ebrei in Roma avanti la sua prima partenza per là Germania, e forse anche dopo il suo Gene– ralato, come .sembra insinuare lo stesso teste, P. Giovan Battista da Squil– lace (89), Ma come ç chiaro, siamo sempre un poco nelle incertezze. Inutile dire. che Lorenzo era una delle persone più quotate per eser– citare quel ministero, e per cattivarsi l'attenzione e la benevolenza ·degli ascoltatori. E' stato ormai parlato più volte della sua competenza (tanto) nelle lingue in cui furono scritti i Libri Santi ed il possesso che ne aveva, e la sua cultura in proposito, e non yi è bisogno di ripeterlo ancora una volta. Diremo invece che anche in questo se.ttore i frutti furono molto co– piosi, come ci assicurano i testim,oni chiamati a deporre nei processi in– formativi. Furono tanto abbondanti che a Venezia i rabbini, vedendo farsi sempre più rara la gente alla sinagoga, dopo aver tentato invano di far tacere l'importuno predicatore, concepirono il disegno di togliergli la vita; ma non vi riuscirono (90). Per altro ebbe anche manifestazioni di alta ~tima, pubbliche e priva– te dagli stessi ebrei, specialmente a Casale Monferrato ed a Roma. Delle primè parla a lungo l'anonimo francese (9r); delle seconde riferisce un teste oculare, Giovan Battista da Squillace, così: « Fìnito il tempo del suo (86) Vie, p. 65. (87) HIERONYMUS A PELLETTE, op. cit, p. 90. (88) Cf. ibid., p. roo. (89) Cf. ibid. (90) Vie, p. 65; HIERONYMUS A PELLETTE, op. cit,, p. 9x. (9r) Vie, p. 67 s,
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