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S. LORENZO DA BRINDISI PREDICATORE II. - LA SUA PREDICAZIONE Venendo ora ad esaminare la predicazione del Brindisino, per essere -oggettivo, sento che bisogna esaminarla da un duplice punto di vista; bisogna, cioè esaminarla prima, prendendo per base quello che dicono i ,cronisti e gli storici, e poi esaminarla, prendendo per base gli scritti. La distinzione è .Q.ecessaria, perchè spesso, mentre i cronisti ed i testimoni ocu– lari portano al terzo cielo il predicatore, coloro che lo hanno giudicato, · prendendo a base gli scritti, ne parlano diversamente. La ragione è, che coloro che lo udirono, giudicano il predicatore dal sub zelo, dal concorso e dai frutti riportati; mentre coloro che lo giudi– ,cano dagli scritti, lo giudicano da un punto di vista puramente letterario, ed è risaputo che il genere letterario eloquenza, non solo è fluttuante, ma :anche molto complesso, perchè, come notava già il Card. Federigo Bor– romeo, l'eloquenza sacra si compone di tanti e tali elementi che è cosa ,difficile « in singulis excellere » (67). 8. • Lorenzo• predicatore visto dai cronisti e dagli storici. La predicazione di Lorenzo, prendendo a base gli storici, si può di– ·videre in tre grandi categorie: predicazione ai fedeli cristiani; predicazione ,agli ebrei; predicazione o polemica contro i Luterani (68). a) polemica Non mi arresto sopra la terza, perchè entrerei con l'aratro nel campo .:riservato a chi dovrà parlare di lui come polemista. Dirò solo che Lorenzo, .anche quando era a Praga ed in Baviera, accanto alla confutazione ed alla polemica contro le pestifere dottrine luterane, predicò molto, anzi tutti (67) Cf.. Consilium mensque auctoris, in De sacrìs nostrorum temporum ora– .toribus, Venetiis, 1630. (68) Il P. Girolamo da Pellette, op cit., p. 26, pone una quarta categoria: aà religiosi. Che abbia rivolta la sua parola anche ai confratelli, specie da Superiore, ,è cosa indubitata. Se ne ha un cenno anche nella raccolta delle varie testimonianze riferite dallo stesso P. Girolamo: « Un giorno di Venerdi, se ben mi ricordo, egli hebbe un ragionamento molto alto sopra li cinque talenti dati da Dio al servo suo, ,che ci fece piangere tutti, et egli in particolare piangeva dirottissimamente ». ·Op. cit., p. 95. Cf. p. 93. Ma tra i suoi molteplici sermoni non sono in nessun modo di– :stinti quèlli tenuti ai religiosi; e bisognerebbe scegliere basati solo sopra criteri s0g• ,gettivi. Sarebbe invece molto più opportuno che qualche volonteroso si occupasse .,della dottrina spirituale ascetico-mistica del nostro Santo; mi pare che vi sia ma– :.teriale in abbondanza. 6. - S. Loren:w da Br.: Studi

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