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S. LORENZO DA BRINDISI PREDICATORE 6r predicatore. E notate che lo stess~ Lorenzo non manca di parlare, almeno una volta nel primo Quaresimale, della potente attrattiva che ha sopra l'animo altrui la figura esteriore e l'à:rmonia delle forme: « Ipse corporis habitus et figura saepe saepius magnum amoris incitamentum est, ma– gnum accendit ignem in humanis pectoribus » (39). a) ritratto La descrizione somatica di Lorenzo la tolgo dalla sua vita, scritta da un anonimo francese, Accademico degli Arcadi di Roma, data alle stam– pe nel 1784, il quale si mostra molto bene informato riguardo al nostro Santo, perchè ha lavorato sopra i processi informativi di beatificazione e canonizzazione. Eccola: « Era di statura assai alta e ben proporzionata; il suo aspetto era grave e serio, e pur tuttavia spirava bontà. La sua fronte era larga e spaziosa, i suoi occhi vivi e penetranti, e rivelatori dei rari ta– lenti che erano in lui riuniti. La sua bocca era sorridente, la sua barba lunga e folta, ed intieramente bianca nei suoi ultimi anni. La sua faccia oblunga ed estenuata a causa deì suoi continui viaggi e delle sue austerità ed anche· per le sue abituali infermità. Ma ciò non impediva che alla fine della sua vita ed anche dopo morte il complesso della sua fisionomia non . rivelasse un uomo fatto per grandi cose » ( 4°). Sarebbe bene .analizzare ad uno ad uno questi vari elementi, ma il tempo non mi concede di farlo che di alcuni. b) sguardò Gli occhi. Lo sguardo è stato sempre un elemento di grande efficacia nell'oratore. Per non ricordare che un famoso predicatore dei tempi no– stri, che cosa non si è scritto del P. Agostino da Montefeltro per quei due suoì occhi, che penetravano nell'anima e vi suscitavano qualcosa che non era possibile esprimere a parole? ( 4 r). Ebbene sentite che cosa dice di Lorenzo un teste chiamato a deporre nel processo informativo di Milano: « Pareva che dagli occhi suoi mandasse certa fiamma di severità e di piace– volezza, che attraeva a sè ed atterriva. Spirava un non so di sovraumano, che mostrava l'interna santità di lui» (4 2 ). (39) S. LAURENTIUS A BRuNousro, Opera Omnia, vol. IV, p. 53r. (40) Vie, p. 312. (41) Cf. P. Crun, Eloquenza sacra, p. 49, Napoli, 1940, e P. I. BURATTI, P. Agostino da Montefeltro, c. V, pp. 79-93, Firenze, 1949. (42) Nova positio, n. 228, p. 99.

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