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S. LORENZO DA BRINDISI PREDICATORE 59 quanto offre una suppellettile di dottrine sacre da servire al ministero della predicazione; e da tale punto di vista io devo affermare che la sua scienza sacra ed anche quella profana erano non comuni. Tale patrimonio di cognizioni sacre ei lo potè acquistare .sia con gli studi già fatti prima di entrare nell'Ordine, sia con la formazione scien– tifica che ricevè nell'Ordine, dove, come dimostra il P. Ilarino Fel– der, ai tempi di Lorenzo gli studi anche nel suo Ordine erano sufficien– temente organizzati in vista della predicazione (3 1 ); sia con l'applicazione personale a certi studi specialmente da lui preferiti. 5. - Doti eccezionali (lingue, memoria, conoscen.za patristica). Ma a me preme far rilevare come in lui si trovassero in grado non co.– mune tre conosc~nze che hanno diretto rapporto con la predicazione: perizia e possesso affatto straordinario delle lingue nelle quali furono composti i libri ispirati; memoria fenomenale da ritenere a mente tutta. la Bibbia, che poteva citare anche senza concordanze, quando il bisogno lo richiedeva; ed in fine, una larga conoscenza dei Santi Padri; sono que– ste le tre conoscenze fondamentali per il predicatore. S. Bonaventura aveva già detto: « Chi possiede bene la Scrittura diviene mirabile nel– l'eloquio e nel bel parlare», e cita in esempio S. Bernardo, che pur non avendo molte altre conoscenz.e, perchè conosceva bene la Scrittura par– lava in modo elegantissimo (3 2 ). Ecco perchè Leone XIII, il quale nella Enciclica Providentissimus Detts aveva detto che « la Divina Scrittura. aggiunge autorità al predicatore, gli conferisce apostolica libertà e gli dà un'eloquenza trionfatrice» (33), nella Bolla di Canonizzazione scrive che Lorenzo si consacrò interamente alla lezione ed al commento della Scrittura, ben sapendo che ne avrebbe ricavato e succo vitale per la sua anima ed i principali strumenti ed aiuti per il suo ministero della predi– cazione» (34). Come parla Leone XIII e Bonaventura, parla pure Lo– renzo nella prima delle sue dissertazioni premesse alla Expianatio in Ge– nesim per una pagina intera, e chi vorrà leggerla ne riporterà soave im– pressione (35). (31) Gli studi nell'Ordine dei Cappuccini nel primo secolo di sua esistenza· (trad. dal tedesco), in L'Italia Francescana, 1931, t. VI, pp. 32-42. (32) Collationes in Hexafoieron, col. XIX, n. 8, in Opera Omnia, t. V, p. 42r,. Quaracchi, 1891 (33) Enchiridion Biblicum, n. 72. (34) HrnRONYMUs A PELLETTE, op. cit., p. 57. (35) Opera Omnia, vol. II, p. I, pp. 7-8.

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