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S, LORENZO DA BRINDISI PREDICATORE 51 informativo: « Essendo lui giovinetto, andò (in Verona) alla predica del Padre Ebreetto, Domenicano; e così gli restò impressa nella memoria tut– ta la predica, che di là a non so che giorno, la distese tutta, onde venen– <lo il detto Padre Ebreetto al nostro Monastero, il Superiore gli mostrò detta predica, dicendogli che... il detto Padre Brindisi l'aveva distesa per .averla solamente udita predicare » ( 2 6). · 3. - Investitura ufficiale. Ed eccoci arrivati al punto culminante, nel quale il suo desiderio ar– dente di essere ministro di Cristo nella predicazione, riceve la consacrazio– ne o investitura ufficiale, per cui egli diventa predicatore nello stretto senso ,della parola, vale a dire, la licenza a predicare per parte dei suoi Superiori. Due cose da osservare in questa investitura: la persona che lo investì a predicatore, l'ordine gerarchico che egli aveva quando fu dichiarato pre– dicatore. Fu il Ministro Generale che gli dette tale investitura, e ciò in piena conformità alla Regola Francescana, la quale dice: « Nessuno ardi– sca di predicare al popolo, se prima dal Ministro Generale non sia stato esaminato ed approvato e non gli sia da lui concesso l'ufficio della pre– dicazione» (2 7). Ai tempi del Nostro i Pontefici avevano concesso anche .ai Provinciali la facoltà di autorizzare a predicare (28), Lorenzo la ebbe direttamente dal Generale, ed è probabile che fosse dispensato dall'ordi– naria procedura degli esami, dato che si conosceva per altra via la sua abilità a predicare, cosa anche questa prevista dalle leggi ordinarie (28a). Egli ebbe l'investitura da semplice Diacono, ed è pure questo uno dei punti che pone in rilievo Leone XIII nella Bolla di Canonizzazio– ne (28b). Cosa giustissima, perchè ciò era un'eccezione; però in quel tem- (26) HIERONYMUS A PELLETTE, op. cit., p. 89. (27) Regola Francescana, in Opuscula S. Francisci, p. 7I, Quaracchi, 1904. (28) Cf. GIOVANNI DA FANO, Dialogo de la salute, loc. cit., p. 162.. (28a) Il P. Gaspare de Gasparòttis, Secretario Generale dell'Ordine, nèl pro– ,cèsso Apostolico di Milano (1628-1630) a propositO" di esami da farsi ai giovani ,,studenti e della relativa investitura a predicare, del Brindisino Genera~ depone così: -« Era suo propriO" Uffizio, quando li studenti avevano compiuti li studi et erano idonei, di farli Predicatori, acciò servissero con ciò nel mantenere e propagare la ,Cattolica Fede, e salvarè le anime. Tra le altre volte mi ricordo particolarmente che in Barcellona, nel tempo della Visita e CapitolO" Provinciale, essendovi alcuni stu– .,denti da promuovere alla predica, esso li esaminò et in questi esami fu scoperta ·tanta dottrina nel Padre, che fu tenuto e chiamato per un altro S. Tomaso ». Cf. :HrnRONYMus A PELLETTE, op. cit., p. 122. (28b) Loc. cit., p. 57.
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