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P, ILARINO DA MILANO principali di Napoli e di tutto il Regno d'incaricarmi, da parte ancora di Sua Santità, d'un'importante commissione appresso Sua Maestà Cattoli– ca» ( 1 36). Si trattava di una rischiosa ambasciata in Spagna presso il re Filippo III per la difesa delle popolazioni meridionali oppresse dall'as– solutismo astuto e malversate dalla fiscalità del vicerè Pietro Giron, duca d'Ossuna; questi, inoltre, era di grave scandalo alla città per la sua con– dotta immorale. La grandezza d'animo di s. Lorenzo ha il sopravvento su tutte le difficoltà; non lo fa esitare neppure il chiaro presentimento che in questa impresa sta buttando la sua vita: « Io parto animato da una viva confidenza nella misericordia del Signore, che in questo viag– gio sia per dar .fine alle calamità del regno di Napoli e alle miserie an– cora della mia vita. Prego Iddio che in cielo, dove spero di essere anch'io ricevuto in questo medesimo viaggio, doni a V. A. Serenissima il pre– mio delle sue virtù» (137), Nella notte sul 3 ottobre, travestito da soldato vallone, lo caricano febbricitante su un cavallo; la comitiva esce segreta– mente da Napoli, sorvegliata dagli agenti del Vicerè. Per non rimanere privo della messa nel giorno di s. Francesco, si fece portare nottetempo in un convento. A sera inoltrata si rimette in cammino e s'im– barca su una piccoia nave a Torre del Greco, sfidando i pe– ricoli della burrasca e sfuggendo alle navi armate della polizia che incrociano il mare. Fra ordini e contrordini, intrighi e insi– die ( 1 38), parte da Genova il 5 aprile del 16!9, giunge a Madrid nel maggio, prosegue per Lisbona, si porta nel luogo di Belem dove dimo– rava la corte. In cinque udienze col Re descrive le miserie e le rovine morali del regno di Napoli, prospettandogli l'urgenza dei doveri e delle responsabilità della sua alta carica. Mentre combatteva l'ultima battaglia in difesa della giustizia sociale e del costume cristiano, cadde sulla brec– cia il 22 luglio 16r9, nel giorno del suo LX. compleanno. I suoi due compagni riportarono a Venezia, a Brindisi ed a Monaco parte del suo cuore d'apostolo ( 1 39), quel cuore magnanimo che noi oggi (136) Lettera al duca di Baviera; cf. Sacra Rituum Congregatio... Summarium ... cit., p. 276-277; BoNAVENTURA DA CoccAGLio, Vita del beato Lorenzo da Brindisi, 2~ ed., p. 188-189, Roma, 1783. (137) lbid. (138) De S. Laurentio Brundusino documenta quaedam inedita, loc. cit., 1920, t. XXXVI, p. 138-163; 1949, t. LXV, p. 122-127; Rocco DA CESINALE, op. cit., t. I, p. 357-362; cf. sopra, n. 136. (r39) DAVIDE DA PoRTOGRUARo, O. F. M. Cap., Il cuore di S. Lormzo da Biindisi, in Le Venezie Francescane, 1933, t. II, p. rn5-rn8.
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