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LA PERSONALITÀ DI S. LORENZO DA BRINDISI VIII e col ministro generale l'invio di quattro Cappuccini come cappella– ni delle truppe; due furono scelti dal nunzio· e dal padre guardiano, in seguito a votazione fatta dai religiosi del convento di Praga, mentre s. Lorenzo trovavasi a Gratz. Incontratili a Vienna, prese d'autorità l'affa– re nelle proprie mani, tenendolo in sospeso; infine « risolse d'andarvi in persona con tre frati» (ro4): i due eletti e un terzo di sua scel– ta. Il nunzio io una relazione al card. Segretario di Stato, la– menta che « il Padre coh esser quello tale qual' io ho descrit– to altre volte a V. S. Ill'ma (ros) ha mostrato in questo di stimar più di quello che deve la propria opinione» (ro6). Tempra di comandante e di lottatore non poteva mancare sul campo armato della fede, a Stuhl– weissenburg (Alba Reale), in Ungheria, contro un esercito di più di 80.000 Turchi. Il 9 e IO ottobre ci furono i primi scontri. La comparsa sul campo dell'inerme cappuccino, armato della croce, fu accolta con di– leggi dalla parte protestante delle soldatesche: lo canzonavano gridando: « Lupo, lupo, mcnaco lupo». Il giorno n l'arciduca Mattia pregò s. Lo– renzo di arringare le truppe disposte a battaglia. Anche in quel di– scorso di incitamento alla lotta, che si presentava impari per l'inferiorità numerica delle armate cristiane, non smentì la sua cultura scritturale; prese lo spunto dal versetto: /uda et Jerusalem, noiite timere... cras .egre– diemini... et Do11iinus e.rit vobiscum (II Par., 20, 17). Alle parole ag– giunse un fatto mcor più avvincente: « s'offerse il predicatore - narra egli di se stesso (rn7) - d'andare con la sua croce in mano alla battaglia inanzi a tutti, e tanto avvenne». Il giorno dopo, 12 ottobre, è alla testa delle truppe che scattarono dalle trincee all'assalto delle colline da dove cannoneggiavano le artiglierie turche. Tanto le frecce come le palle di ard1ibugio e di cannone cadevano inoffensive ai suoi piedi dinanzi alla Croce che eglì teneva alzata contro il nemico. « Stava quel buon padre con animo intrepidissimo et assicuratissimo come fosse il magior soldato et più vecchio dd mondo» (ro8). I soldati cattolici e protestanti vede– vano nella sua e nella propria incolumità un miracolo; i Turchi stima– vano che il cappuccino fosse un negromante. Il nemico cedette all'impeto e abbandonò le postazioni d'artiglieria. Due giorni dopo, il 14, gli eserciti sono. schierati a battaglia ed entrano in zuffa. « Il Commissario (ro4) Commentariolum autographum... cit., p. 12. (ro5) Cf. più addietro, p. 16. (106) Commentariolum autographum... cit., p. 12. (107) lbid., p. 13. (108) Ibid., p. 15.
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