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34 P. ILARINO DA MILANO calità non precisata, da maledirlo con tutta solennità; in seguito ricevette con esultanza la notizia che esso era crollato sotito una frana (93). Ci piace particolarmente in questo religiow, così navigato nei rap– porti sociali di gran classe, una ripetuta benevolenza verso le persone umi– li, quando prescrive ai frati belgi di essere ospitali piuttosto coi poveri, anzichè sfoggiare in complimenti e ìn ricevimenti coi ricchi (94). Predi– catore d'una formidabile preparazione remota, incitava i sacerdoti stu– denti all'esercizio della predicazione (95); ma ne curava l'idoneità stabi– lendo nella Svizzera che non si concedesse la facoltà di predicare se non a coloro che avessero studiato la dommatica per tre anni; e parimenti che ai sacerdoti non si permettesse di confessare se prima non avessero studiato ben bene la casistica, ossia la teologia morale (96). Se riconosce ai predicatori del Belgio la dispensa dal coro per prepararsi alla predica, non può trattenersi dal richiamare nello stesso dispositivo una massima, che era la norma della sua prassi oratoria: l'orazione è come l'anima della predica (97). Anche in quelle provincie in cui, come s'è accennato, le misure auto– ritarie da lui prese potevano suscitare dissensi e contrasti, tutti subivano il prestigio e riconoscevano senza discussione la santità dell'austero gene– rale; la.sua memoria perdurò in venerazione. Nel campionario della agio– grafia cappuccina s. Lorenzo segna il vertice della santità nell'Ordine. Coi primi due santi fratelli laici, Felice da Cantalice (t 1583) e Serafino da Montegranaro ( + 1602), è stata canonizzata la semplicità evangelica– mente e popolarmente costruttiva di questa riforma francescana; s. Giu– seppe da Leonessa ( t 1612) ne rappresenta lo slancio iniziale nelle mis– sioni orientali fra gli infedeli e l'apostolato della predicazione fra il po– polo; nelle virtù di s. Lorenzo, nella sua scienza sacra e nei suoi monu– menti letterari, ora messì in luce, nella sua predicazione che si attua in molteplici ambienti, nella sua opera di difesa della religione cattolica contro protestanti, ebrei e mussulmani, nella sua attività diplomatica per l'unione dei popoli e dei governi cattolici e per la tutela della giustizia sociale, c'è la sintesi più alta della missione dell'Ordine nella sua epoca (93) Sacra Rìtuum Congregatio... Animadversiones R. P. Fidei Promotoris, p. r3-r4, n. 38-39; Jbid., Responsio facti et iuris..., p. 137-139, n. 10-18. (94) HrLDEBRAND, loc. cit., p. 203, n. 20. (95) Sacra Rituum Congregatio... Summarium... cit., p. 42, § 6. (96) ILARINO FELDER DA LucERNA, loc. cit., p. 439, 447-448. (97) HrLDEBRAND, Zoe. cit., p. 204, n. 22: « ... nec nisi pridie ante concionem (si tamen opus fuerit, quod èt ipsorum conscientiae relinquitur) sint exempti a choro; nam oratio velut spiritus concionis est».

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