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LA PERSONALITÀ DI S. LORENZO DA BRINDISI 2! labòre; hinc enim proverbium illud: « Dii laboribus omnia vendunt », et.illud Hesiodi: « Ante omnia praeclara dii posuere sudor'e'm »~ U\Ilde est etiam illud Lyrici Poetae: « Qui s:udet optatam cursu contingere metam multa tulit, fecitque puer, sudavit et alsit ». Hinc Demosthenes apud Stobaeum dixit oratoriam facultatem sibi com– parasse assiduo studio, quo plus in vita sua olei quam vini insumpserat ». Chi non sa affrontare e sostenere questi sforzi, soccombe nell'arringo degli studi, si congeda dalle muse, rinuncia alle cime delle scienze e delle arti e si accontenta della ·mediocrità ( 44). Di questa tecnica attivi– stica s. Lorenzo è maestro e cultore; in tale passaggio egli offre un saggio della sua cultura classica, in cui occupavano un posto eminente i pen– satori, come Aristotele, Platone e anche i .filosofi arabi. Pur nel settore preferito degli studi scritturistici, in cui la sua pietà lo faceva muovere con la· fede e la preghiera, egli procede da scienziato, affermando essere mezzo indispensabile il ricorso al lavoro razionale, artefice d'ogni suc– çesso, senza del quale la natura non concede nulla ai mortali;. industria dell'intelligenza e costante applicazione portano alla valutazione dei ge– neri letterari e delle fìgµre, che come in una corteccia racchiudono le verità divine ( 45). Anche nelle sue corse apostoliche e nei suo1 itinerari di ministro generale, troverà agio di curvarsi sui. libri a studiare, quando non vi si inginocchierà davanti, facendo dello studio una preghiera. In questa -completezza di metodo egli riconosceva il secreto d'acquisto della sua scienza eminente, mentre nella mancanza di questo equilibrio tra forze di natura e di grazia riponeva la causa dell'insuccesso di coloro che gli rimanevano inferiori, nonostante l'impiego generoso delle sole capacità umane (46). . Ancor giovane mostrò ·attitudini e maturità da insegnante; studente di « logica » · faceva da ripetitore privato di .filosofia ai condiscepoli. Era felicemente servito da una memoria eccezionale. Diceva di non sapere che cosa volesse dire dimenticare (47). Novizio a Verona, stese per filo e per segno la predica di un Padre domenicano, udita giorni prima ( 48). (44) Opera Omnia, vol. II, pars II, p. 336-337, Padova, 193x. (45) Opera Omnia, vol. III, p. 8, Padova, 1935. (46) Sommario della vita... cit., p. 8 (47) Sacra Rituum Congregatio... Summarium ... cit., p. 40, § 59. (48) lbid., p. 55, .§ 62.

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