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18 P. ILARINO DA MILANO Si trattava evidentemente di quei sermoncini recitati da bambine e fan– ciulli in uso anche oggi, per esempio, all'Ara Coeli di Roma durante le feste natalizie. Ma dev'essere stata tale la spontaneità ed il calore della convinzione infantile da compungere i cuori delle persone mature e da far gridare al miracolo. Ne parla perfino la bolla di canonizzazione (35). Fu costreitto ad altre comparse e ad un giro oratorio in vari paesi. Se i ragazzi prodigio, per esempio nella musica e nella matematica, non mancano anche oggi, il suo futuro successo di predicatore e di contro, versista confermerà quel lieto presagio di oratore nato. I Frati Minori Conventuali, che hanno sempre mantenuto un'ottima tradizione scolastica, si possono riservare il merito di averlo iniziato fan– ciullo, nel loro convento brindisino di S. Paolo, all'abito e alle virtù fran– cescane, oltrechè agli studi umanistici e sacri, che furono continuati a Venezia presso la scuola cattedrale di S. Marco, diretta dallo zio sacer– dote. Gli autori latini e greci faranno appropriata comparsa nelle sue opere; esse, inoltre, sono scritte in un latino di buon gusto, nitido, animato sempre, spesso perspicuo; la sua soda preparazione classica lo mantenne lontano dalle eccentricità del barocchismo letterario. Ancor giovinetto pratica le asprezze della penitenza corporale, si sprofonda in lunghe meditazioni, conosce i fervori ed i deliqui estatici. Nessuna sorpresa, quindi, se nel pieno della sua attività e maturità egli inserirà delle messe, la cui durata andava crescendo dalle due alle dieci ore. Una volta, nella festa dell'Assunta, stabilì il primato con una cele– brazione di quattordici ore (36). Questo fenomeno liturgico si compiva in tale profluvio di lagrime da far credere ad un testimonio « che senza un dono particolare di Dio non era possibile non gli si seccasse il cer– vello» (37). Per l'alta temperatura interiore la testa gli fumava come un camino (38). I fazzoletti con cui si detergeva formavano il contin– gente più abbondante di oggetti ricercati come reliquie. Mentre l'assorto celebrante resisteva a questa fatica fisica, anche quando nelle rimanenti ore giaceva immobilizzato sul letticciuolo dalla podagra, l'iconografia ci rappresenta il fratello laico che si rifà della lunghezza del servizio con un sonno ristoratore sui gradini dell'altare. Era tuttavia di tanta umiltà ed equilibrio da ridùrsi al normale, quando glielo comandavano i supe- (35) Locis citatis, nella nota precedente. (36) Sacra Rituum Congregatio... Summarium ... cit., p. 78-79, § 79. , (37) Sommario della vita... cit., p. 14. (38) Ibid., p. 13; MARCELLINUS DE PrsE A MAcoN, Annales... cit., t. III, p. 322, n. rr7.

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