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FR. ADEODATO G. CARD. PIAZZA derare campione invitto della fede e salvatore nell'Europa della civiltà cristiana. Resta a far cenno della sua influenza benefica e pacificatrice sui Principi cattolici, tanto spesso in conflitto per egoistici motivi d'interesse e di preminenza, come quando riuscì a pacificare fra loro il Re cattolico e il Duca di Savoia, dettando eque condizioni di pace ed evitando all'Italia una guerra disastrosa.« Non è quindi meraviglia - afferma Leone XIII - che i Romani Pontefici, i Cesari, i potentissimi Principi così d'Italia che delle regioni estere, nelle cose più gravi e difficili dalla cui retta ammini– strazione e dal cui felice esito dipendeva la salvezza della repubblica cri– stiana e civile, cercassero .a gara l'opera <li Lorenzo, tenendo in maggior conto questo Frate Cappuccino che i più valorosi capitani, e gli uomini più insigni per scienza politica, per prudenza secolare e per imprese fe– licemente compiute» (12). Ma la forma principale e propria delle conquiste spirituali è l' aposto– lato della parola, da quando Gesù disse agli Apostoli: « Andate per il mondo, predicate l'Evangelo » (r3), e il Dottore delle genti commentò: « La fede viene dal sentir parlare, e ciò si fa per la parola di Cristo » ( I4); la quale parola dallo stesso San Paolo viene paragonata ad una spada ta– gliente e penetrante (r5). Tale fu, senza dubbio, su la bocca di Lorenzo da Brindisi. Per tutta la vita, dai primordi sacerdotali veneziani fino al tramonto in Lisbona, egli esercitò la predicazione sacra come sua speciale vocazione, e riuscì predicatore veramente apostolico, dalla coscienza illu– minata e compresa delle responsabilità assunte e degli scopi altissimi da raggiungere. Perciò seppe liberarsi dagli schernì oratori di moda, vuoti e farraginosi, di quel tempo, per dare alla sua predicazione un contenuto saldo di dottrina e di scienza scritturale e patristica, una fiamma di sen– timento e di eloquenza. travolgente, una didattica piena di praticità, sem– pre aderente alle condizioni intellettuali e morali del suo uditorio. Predicò ai cristiani, richiamandoli con franchezza apostolica ad una condotta coerente con i principi professati, predicò agli ebrei, non solo a Roma e a Venezia ma anche io altre nazioni, per espresso incarico dei Sommi Pontefici, onde convincerli di errore con argomenti irrefràgabili forniti da una conoscenza prodigiosa della Bibbia nel testo ebraico; pre– dicò ai protestanti, soprattutto di Germania, dimostrando la inconsistenza (12) Cf. ibid., p. 58-59. , (13) MARC. 16, 15. (14) Rom. IO, 17. (15) Cf. Hebr. 14, 12.

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