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S. LORENZO DA BRINDISI « VIR APOSTOLICUS » 2 39 Con il medesimo spirito apostolico Lorenzo prestò assistenza alle milizie dell'Imperatore e del Papa, che ad Alba Reale pugnarono e vinsero l'e– sercito turco, impedendo così l'invasione degli eretici, e più tardi accettò di fungere da cappellano castrense presso l'esercito della Lega contro i protestanti. Quando, cinque anni dopo la morte di Lorenzo da Brindisi, il duca Massimiliano di Baviera supplicò Urbano VIII a concedergli solennemen– te il titolo di Beato, il Pontefice rispondeva in un latino intraducibile e così vivamente rappresentativo: « Gratias agimus Deo, qui mirabNis est in Servis suis; cum inermis Sacerdos praeferens vexillum Crucis, et Sacro tonans eloquio, intfr cruentos bellorum saevientium gladio;, non solum Caesareas Maiestates, Rdligionis propagatione triumphantes, se'tl barba'riem etiam Divinitatis contemptricem, ad Christianae Charitaiis, et Apostolicae fortìtudinis administrationem traduxerit » Tale inchinarsi· di Re e Prin– cipi all'umile Frate Cappuccino poteva veramente dirsi - secondo la frase dello stesso Pontefice - « illustris plane Evangelicae paupertatis trium– phus » (n). IV. - LE FORME DELL'APOSTOLATO.. Tracciato il campo -'-- monastico, religioso e civile -, la considera– zione si porta naturalmente alle forme dell'apostolato laurenziano, che si presentano varie e molteplici secondo le esigenze reali e insieme le atti– tudini personali di lui, gìacchè è norma del vero apostolo conformare se stesso e adeguare alle necessità contingenti i mezzi di difesa e di conqui– sta. Lorenzo da Brìndisi, mirabilmente dotato e preparato, trasfuse il fer. vore della sua attività in tutte le forme possibili e degne di un apostolo: all'apostolato dell'azione egli unì quello, proprio e preminente, della pa- rola parlata e scritta. . . Circa l'apostolato dell'azione fu già accennato, illustrandq il campo e gli obbiettivi della sua attività indefessa. Il temperamento dinamico e realizzatore di Lorenzo non poteva contenerla di certo entro i limiti pro– priamente ministeriali. Le due missioni in Germania, le legazioni diplo– matiche nella Spagna e in Baviera riuscirono così ricche di opere e di successi da lasciare tracce profonde nella storia ecclesiastica e civile di quel secolo. Particolarmente la Lega dei cattolici contro gli eretici ribelli, da lui promossa e guidata, costituisce tale benemerenza da farlo consi- (II) Cf. ibid., p. 51-52.

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