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S. LORENZO DA BRINDISI « VIR APOSTOLICUS » 2 37 mostra quale attività meravigliosa svolsero i Cappuccini, oltre l'assistenza· ordinaria nella cura delle anime, con le Missioni popòlari e gli Esercizi, con l'introduzione dell'adorazione del SS.mo Sacramento in forma di Quarant'Ore, con la cura dei malati in caso di epidemia, infine con la ri– conquista degli eterodossi». E l'acuto storico osserva: « Lo spirito eroico allora regnante nell'Ordine dei Cappuccini è mostrato meglio di tutto dal fatto che la Chiesa ha elevato all'onore degli altari non meno di sei membri dell'Ordine, allora viventi» (6). Fra questi è Lorenzo da Brin– disi, che ebbe una parte principalissima in tale fioritura apostolica. L'Ordine fu il campo più prossimo alla sua attività. Maestro dei gio– vani religiosi, superiore monastico attraverso tutti i gradi dellà gerarchia - da Guardiano a Provinciale, da Definitore a Vicario Generale - ne rin– saldò la disciplina e l'osservanza regolare, ne rinvigorì lo spirito france– scano così da essere per il suo Ordine quello ch'era stato San Bonaventura per l'Ordine minoritico; propagò i Cappuccini ali'estero, fondando in Austria e in Boemia nuove case fiorentì, che presto si organizzarono in provincia; con l'esempio e con gli scritti stabilì nell'Ordine quella tradi– zione e scuola di oratoria sacra, da cui allora e in seguito, fino ad oggi, uscirono numerosi e ardenti apostoli della fede. L'ambiente religioso non poteva certamente bastare all'impeto del suo zelo, e; appena fatto sacerdote, uscì nel campo aperto delle conquiste apostoliche. Or « è_ incredibile - afferma Benedetto XV - con quale ardore di apostolatò siasi egli applicato a difendere e propagare la fe-: de » (7). La Chiesa era insidiata e combattuta all'interno nel patrimonio più sacro e intangibile, la verità rivelata; era minacciata all'esterno nella sua libertà e millenaria civiltà cristiana. Da una parte la caparbietà ebrai– ca e l'eresia protestantica, dall'altra la potenza armata del Turco. Lorenzo, munito del mandato apostolico, affrontò l'uno e l'altro pericolo, rendendo alla Chiesa i più preziosi e .grandi servizi. « Aveva _..:. fu scritto - un grande cuore, uno spirito vasto, un giudizio sicuro, una saggezza operan– te... I Pontefici e i Re l'ascoltarono con rispetto; egli fu il padre e il protettore dei popoli, il terrore degli eretici, e il grande difensore della fede in Germania; in una parola, era un santo e un grande uomo » (8). Non reca meraviglia, a chi conosca la sùa opera e il suo tempo, il (6) L. PAS'I'OR, Storia dei Papi. Vers. ital. di P. CENCI, t, XII, p. 204, Roma, 1930. (7) Cf. HmRONYMus A PELLETTE, op. cit., p. 62. (8) Cf. DE FELLER, Dictionnaii-e historique, vox Laurent de Brindes, Paris, 1822.
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