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222 MONS. SALVATORE GAROFALO S. Lorenzo ha saputo evitare le secche di un arido letteralismo e la giungla di un allegorismo esagerato, e scrisse parole sensate sulla inoppor– tunità di accomodazioni gratuite dei Sacri Testi. La ricerca del senso letterale sulla base della hebraica veritas è fa so,– stanza dei principi ermeneutici e della pratica esegetica di S. Lorenzo. Altrove, nelle opere apologetiche, egli ha modo di trattare della ispi– razione della Sacra Scrittura e del canone dei libri santi con chiarezza ed equilibrio (31). Le ultime due dissertazioni prelimìnari della Explanatio sono di ca– rattere filosofico-scientifico, e trattano de mundi creatione in tempore e de principiis rerum. Anche la erudizione profana di S. Lorenzo si rivela straordinariamente ricca e di ottima lega. Accingendosi al commento di– retto della Genesi, l'autore dà in primo luogo il testo della Volgata, poi il testo ebraico, con la parafrasi caldaica, cioè il Targum Onqelos e tal– volta il Targum di Gerusalemme in traduzioni proprie, come proprie sa– no le traduzioni del testo greco dei LXX, di Aquila, Simmaco e Teodo– zione, citati all'occorrenza, e di ogni altro testo di autori greci sacri e pro– fani. Il confronto dei testi semitici e greci tende alla ricerca del senso let– terale, sul quale si basa, egli ripete con insistenza, ogni retta esegesi. Una vera e propria critica dei testi col vaglio delle varianti non era ancora nel– l'uso, ma si può citare almeno un caso in cui Lorenzo spiega l'origine di una diversa lettura del testo ebraico sulla base dì una confusione di lettere simili (32). Certo, non tutte le osservazioni filologiche e soprattutto le etimologie date dalla Explanatio possono oggi giustificarsi, ma nel campo filologico, p}ù che altrove, è impossibile essere in anticipo di secoli. Al materiale puramente testuale, segue la discussione esegetica: in primo luogo è citata la tradizione ebraica talmudica e specìalmente me– dioevale rappresentata dai rabbini più noti indicati accuratamente per nome e conosciuti in massìma parte per consultazione diretta. Un mae– stro dell'autorità di Umberto Cassuto ha riconosciuto che Lorenzo inten– de i Commenti ebraici medioevali « anche nei passi più diffi.cìli, con ma– gistrale sicurezza e con esatta precisione» (33). Dopo l'esegesi rabbinica vien data quella cristiana a cominciare dai Padri fino agli autori più recenti, tra i quali sono a preferenza utilizzati (31) P. ANDREAS AB ALPE, art. cit., pp. 154-186 s. (32) Explanatio, in Genesim, p. 297. (33) Cf. HrnRoNYMUs A F11LL:ETTE, op. cit., p. 235.

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