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S. LORENZO DA BRINDISI ESEGETA 217 La Sacra Scrittura fu e rimane sempre il grande amore di Lorenzo: « Cum... Sacrae Scripturae stridio operam navarem, divinae veritatis lux... mentis meae oculis magno splendore illuxit, ut in hoc Sacrae Scripturae agro, una cum supercoelestis sapientiae, sacrae, inquam, theologiae thesau– i-o, sacrae item philosophiae naturalis pretiosissimum ditissimumque adin– venirem archivium » ( ro). Si noti quel ricchissimo che tradisce uno spirito avido, una intelli– genza vasta e desiderosa di impegnarsi, un lavoratore generoso che vuole .scegliersi un campo nel quale misurare tutte le sue forze. La sua capacità di lavoro e la sua facoltà di assimilazione erano enor- mi. I testimoni della sua vita ci parlano con entusiasmo del suo fecondo ingegno e felicissima memoria, della sua applicazione: « quando havea letta una cosa se la raccordava dopo molti ànni. Et sempre era applicato agli studi delle ·sacre Lettere di giorno e di notte, in casa e fuori, anco quando faceva viaggio a piedi» (~r). Egli stesso, del resto, ispirandosi a S. Agostino, sottolinea con convin– zione la necessità di una incessante applicazione: « Tanta est enim chri– stianarum .profunditas littèrarum, ut in eis quotidie proficeremus, si ab ineunte aetate eas solas usque ad decrepitam senectutem maximo otìo, .summa studio, meliore ingenio conaremur addiscere » ( 12). E tradisce la sua gioia di studiare e di trovare con parole che oltre ad essere toccanti sono singolarmente in armonia con le esortazioni della citata Enciclica di Pio XII: « dum... Sacrae Historiae intellectum in qua– dam sensuum eius sublimitate consideramus, iidem sensus, dum sublimius .considerari et proferri coeperint, alios se multip1ìciores et sublimiores gi– gnunt; teguntur etiam ìn sacris litteris mysteriorum profunditates ne vi– lescant, sed iugiter quaerantur ut exerceant, ac demum aperiantur, ut pa– .scant. Verbi enim Dei altitudo ita studium exercet, ut intellectum non de– neget » (r3). Un contemporaneo attesta: « Il padre (Lorenzo) era d'ingegno ve– loce e felicissimo e lui stesso mi ha detto più volte che lui non se ne ri- (10) Explanatio in Genesim, p. 3. (u) P. HIERONYMUs A FEL!'.,ETTE, O. F. M. Cap., De S. Laurentt'i a Btundusio ,activitate apostolica ac operibus testimoniorum elenchus, p. n 8, cf. p. ro2, Vènetiis 1937. QuestOl volume è una preziosa ed utile raccolta di testimonianze sull'attività •e le opere di S. Lorènzo. (12) Explanatio in Geneslm, p. 40. (13) lbid.
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