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s: LORENZO DA BRINDISI ESEGETA 215 rechi il suo contributo a vantaggio di tutti, a un crescente progresso della sacra dottrina e difesa e onore della Chiesa » ( 4). Nuove armi sono oggi a disposizione dell'esegeta cattolico e nuove difficoltà si accumulano sul suo cammino. Non sarebbe perciò giusto mi– surare il valore di un esegeta di età lontane col metro del nostro tempo. Quel che veramente conta per definire le capacità e la personalità di un esegeta è la validità del suo metodo, l'uso migliore dei mezzi mi– gliori che egli ha avuto a disposizione nell'epoca che fu sua. 2. - L'« ExPLANATro IN GENESIM ». L'unica opera deliberatamente esegetica di S. Lorenzo da Brindisi è, come è noto, la Explanatio in Genesim (5), che si ferma, senza considerare le lacune minori, ai primi undici capitoli. Esattamente quei capitoli rela– tivi alle origini delle cose e alla prima storia dell'umanità che oggi pon– gono problemi formidabili da affrontarsi, - come risulta dalla recente lettera della Pontificia Commissione Biblica del 27 marzo 1948 (6) - in maniera sostanzialmente diversa e nuova. Questioni letterarie e storiche oscure e complesse, di origine squisitamente moderna e tali da richiedere ancora un indefinito numero d'anni per essere risolte; questioni scienti– fiche in progressiva chiarificazione o incrudelimento non permettono nep– pure a un esegeta del ventesimo secolo di azzardarsi a dire una parola definitiva. Si potrebbe pensare a un confronto tra l'opera di S. Lorenzo e quella dei suoi contemporanei, ma non sarebbe possibile porre un'opera giovanile e appena iniziata come la sua, accanto ai monumentali in folio che invadono tuttora gli scaffali delle biblioteche ecclesiastiche. Al tempo di S. Lorenzo (n. 1559 i" 1619) si contavano a centinaia in Italia, Spagna, Francia, Inghilterra, Belgio, Germania uomini di vastis– sima scienza che attuavano, con sapiente zelo, durante tutta una vita di ricerche e di meditazioni, le norme e le esortazioni del Concilio di Trento per lo studio della Sacra Scrittura e facevano argine alle irruzioni violente della eresia (7). E' sufficiente citare alla rinfusa i nomi di dotti non ancora del tutto tramontati tra i qualì si trovano « i principali fondatori della esposizione classica della Scrittura » (8), come il Maldonato, Salmeron, (4) Enciclica « Divino afflante Spiritu », Zoe. cit., p. 346. (5) E' il terzo volume dell'Opera Omnia, pubblicata con perizia e amore gran- de dai Padri Cappuccini della Provincia Veneta; Patavii, 1935, pp. XXVI - 596. (6) Acta· A post. Sedis, 1948, t. XL, pp. 45-48. (7) A. VACCARI, lnstitutiones Biblicae, vol. I, ed. 5a, pp. 499-505, Romae 1937. (8) M. GRABMANN, citato da A. BEA, S. J., La Compagnia di Gesù e gli studi biblici, nel vol. La Compagnia di Gesù e le scienze sacre, p. 129, Roma 1941.

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