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LA DOTTRINA T;EOLOGICA DI S. LORENZO DA BRINDISI 197 la Lutheranismi Hypotyposis e l'Explanatio in Genesim. Queste due ulti– me hanno un carattere più scientifico, per quanto lo comporti il tono po– lemico e apologetico. I. - L'uoMo DI FRONTE A Dm NELLA DOTTRINA DI LUTERO E DI S. LoRENZo. Alla base di tutto l'edificio teologico c'è il rapporto tra l'uomo e Dio, e cioè il rapporto tra ragione e fede, tra libertà e grazia. Lutero affronta questo problema fondamentale, dandone però una soluzìone da cui escono malconci Dio e l'uomo insieme. S. Lorenzo nella II parte dell'H.ypotyposis ( 2 ) sorprende Lutero che si divincola nelle ma– glie dei suoi paralogismi e se ne libera con un salto nell'assurdo esegetico e psicologico. Commentando la Lettera ai Galati Lutero afferma l'inca– pacità della mente umana a conoscere Dio (speculatio Maiestatis i'intolera-– bilis menti: c. I); il contenuto della rivelazione è assurdo per la ragione umana (3) e però bisogna attaccarsi alla fede, che « rationem mactat et occidit » (4)_. Ma S. Lorenzo rivendka la dignità della ragione umana appellandosi a S. Paolo (5) che ne afferma la Gtpacità a conoscere Dio e i suoi attributi attraverso le creature. D'altronde la fede, dice il Santo, è « donum et gratia Dei... non destruens, sed perficiens naturam humanam animamque rationalem ». Per questo S. Paolo insegna che la fede non uc– cide, ma « captivat intellectum in obsequium Ghristi ». Del resto Lutero, prosegue S. Lorenzo, non ha un'idea chiara della fede, perchè prima la · definisce « recta cogitatio cordis de Deo », poi la riduce alla fiducia in Dio: se è «cogitatio», come diventa fiducia? Veramente, nota il Nostro, non 'è semplice cogitatio, ma « assensus ». Ad ogni modo resta la stravagan– za di equiparare la fede, atto dell'intelletto, con la fiducia, atto della volon– tà (6). Ma più stravagante ancora è l'esaltazione di questa féde enigmatica, a cui Lutero attribuisce nientemeno la forza di creare in noi la stessa divini– tà (7), tanto che « fide ... homo fit Deus » e per questa fede il cristiano deve diventare « superbissimus et pertinacissimus », più duro del diamante, (2) S. LAURENTIUs A BRuNousro, Opera Omnia, val. Il. Lutheranismi Hypo– typosis, part. IL Hypotyposis Ecclesiae et doctrinae lutheranae, pp. 384 ss., Patavii, 1 931. (3) Opere di Lutero, ed. Wittemberg, lat. 1545, tom. 5, pag. 334· (4) Op. cit., 1. cit. (5) Rom. 1, 20. (6) Opera Omnia, vol. II, part. II, pag. 387. (7) lbid., pag. 386.
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