BCCCAP00000000000000000000816

186 PROF. ALDO FERRABINO .al rinnovellamento dell'universo peccaminoso. Per quel fiat della Donna immacolata, appare sul mondo attonito l'aurora presagita dal Cantico dei Cantici: la sorgente aurora della cristianità, che trionfa della colpa per Ja pena, e trionfa della pena per il condono, e trionfa finalmente del condono per il gaudio del vedere Iddio. Quasi a.urora consurgens. Stella dell'aurora cristiana divenne Maria mediante quel suo consenso alla pa-– rola dell'angelo. Ella conduce dietro di sè l'aurora cristiana, precedendo gli uomini tutti nella eccelsa umiltà del cooperare all'impresa divina e del rinunziare alla obiezione umana. Ella ci precede nel cammino di cristianità, ci precede tutti ad uno ad uno, perchè il suo fiat ha preceduto il nostro. Ci precede, e ci sovrasta; inoltre, ci garantisce e ci presidia. Noi tutti, a uno a uno, siamo chiamati da lei con la voce stessa del suo fiat 1 che la eleva a modello dei secoli. Con la voce del suo fiat ci invita Maria ad imitarla; e ci aiuta in questa formidabile imitazione, dove si congiungono cosl straordinariamente l'u– mile e l'eccelso, la cooperazione e la redenzione. Ci soccorre, la Vergine eletta, affinchè ciascuno di noi nell'ora propria abbia valore di pronunzia– re il suo fiat, aggregandosi al Corpo Mistico per la vita eterna. Madre ella. è di Dio e madre degli uomini, mediante l'eccelsa umil– tà del fiat che dette inizio al nostro riscatto, e che si rinnova nel tempo, sempre che per uno di noi si rinnovi il riscatto dalla servitù della morte. Or dunque è vero: quel miracolo di cui scrive san Lorenzo da Brin– disi, miracolo riflesso dal Cristo in Maria, come si riflette dal sole la luce sopra la luna, è miracolo che miracolosamente si prolunga ancora, riflet-• tendosi in noi, nella successione delle nostre vite cristiane: si prolunga, dico, mediante il nostro consenso ad essere redenti; gravissimo eppure tenuissimo consenso, che sommerge il nostro volere trepido nella volontà infallibile, e che associa la nostra passione e la nostra morte al mistero dell'Amore, per cui patire non è più patire, e morire non è più morire. 3• - CLAMABAT PARTURIENS: LA SPIRITUALITÀ DEL DOLORE MARIANO E CRISTIANO, MISURATO DALL 1 AMORE Signum magnum. V'è un primissimo carattere in tale miracolo ma– riano, e san Lorenzo ce lo indica sapientemente, dedicando un intero ser– mone a illustrarlo, attraverso il medesimo testo dell'Apocalisse giovannea. Ivi egli trova queste due altre parole: Clamabat parturiens; a cui seguono queste due ancora: Cruciatur ut pariat. Il dolore! quale mai dolore? di quale parto? Maria Vergine, come si afferma, partorl il suo Figlio divino senza..

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz