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1 74 P. GABRIELE M. ROSCHINI fiducia, secondo il Santo, sono tre: perchè Ella può aiutarci, sa aiutarci e vuole aiutarci. « Se Essa non intercede per noi - osserva - ciò av– viene o perchè non può, o perchè non sa; o perchè non vuole. Ma se possono, sanno e vogliono gli Angeli, come non potrà, non saprà e non vorrà la regina degli Angeli, la quale presso Dio e presso Cristo ha più grazia e autorità che non tutti gli Angeli e tutti insieme i Beati?» (8 1 ). Riguardo al culto di imitazione, egli osserva che tutti i Santi ci sono dati come esempi. Ma in modo tutto singolare ci sono dati come esempi Cristo e Maria (82). Non si propone affatto, il Santo, almeno in modo esplicito, la que– stione se l'attuale imitazione della Vergine SS. entri o meno nell'essenza stessa della devozione mariana, di modo che senza l'attuale imitazione non si dia vera devozione. Tutto però lascia supporre ch'egli escluda, come essenziale, l'imitazione attuale, perchè insiste su Maria SS. madre di misericordia e rifugio dei peccatori. Concludiamo dunque col Santo: « Seguendo col fedele popolo di Dio, questa guida, questa celeste colonna nel deserto di questo mondo, non potremo errare in nessun modo» (83). 3. Legittimità del culto mariano. - Nel luttuoso periodo della pseudo-riforma protestante, così accanitamente contraria al culto ma– riano, S. Lorenzo da Brindisi ci appare come uno dei più ardenti ed efficaci difensori della legittimità del medesimo, frequentemente con– testata dai « nuovi maestri in Israele», come egli li chiama. Per il Santo, e, del resto, per tutti, il culto verso la Vergine non è altro che l'adempimento della celebre profezia fatta dalla Vergine SS. nella sua visita a S. Elisabetta: « Da ora in poi, tutte le generazioni mi diranno beata». Tutta la Chiesa - osserva il Santo - ha nutrito sem– pre, e in tutti i modi una singolare pietà e devozione verso la Vergine SS. Nè ciò facendo la Chiesa fa ingiuria a Cristo, poichè non la fa af- (81) « Nam apud Christum summa valet grntia et auctoritate, et erga nos sum– ma praedita est caritate. Sicut autem pro nobis intercedere potuit !l'n terra, ita et multo magis potest in coelo. Potest, scit, vult. lpsa enim arca Dei' est in qua virga Dei, thesaurus divinae sapientiae, et vas plenum manna f Cf. Hebr. 9, 4] ». Cf. Mariale, p. 331. (82) L. C, P• 282, e (83) « Rune enim ducem sequentes, coelestem hanc columnàm in deserto mun– di huius cum fideli papula Dei (Ex. 13, 21) errare nequaquam poterimus ». Cf. Mariale, p. 172.

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