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170 P. GABRIELE M. ROSCHINI sa e salì al Cielo ed ivi siede in somma gloria alla destra di Cristo, so– pra tutti i cori degli Angeli » (71). Da questo e da altri passi risulta che l'oggetto dell'assunzione - se– condo il Santo - abbraccia, nella sua pienezza integrale, tre cose: 1) morte e resurrezione; 2) traslazione in cielo; 3) incoronazione. Le prove vengono desunte dal magistero ecclesiastico, dalla Scrittura e dalla ragione. S. Lorenzo si basa sulla festa dell'assunzione per dimostrare il pri– vilegio dell'Immacolata Concezione. Orbene, l'Immacolata Concezio– ne, per S. Lorenzo, era verità certissima. Altrettanto quindi - per lo meno - doveva essere per lui la verità dell'assunzione. Il Santo riconosce lealmente che nella S. Scrittura « niente di chia– ro si legge intorno al Transito della B. Vergine e intorno alla sua glo– riosissima Assunzione in cielo» (72). Poco prima però, dopo aver rife– rito le parole di S. Bernardo: « Chi potrà raccontare la generazione di Cristo e l'assunzione di Maria? », aggiunge: « Le Sacre Scritture quin– di parlano di questo mistero (dell'assunzione) con ammirazione, come pure del mistero dell'ascensione di Cristo » (73). Contradizione?... Af– fatto! La Scrittura non parla apertamente, esplicitamente, dell'assun– zione corporea di Maria. Ne parla però velatamente, implicitamente. E' la posizione comune dei teologi d'oggi. Nel Vecchio Testamento il Santo vede una prova dell'assunzione in alcuni versetti del Cantico dei Cantici (cap. 3) e nella traslazione del– .l'Arca Santa (3 Reg. 1-6). Di maggiore valore ci sembrano i due argo– menti biblici tratti dal Nuovo Testamento. Il primo è tratto dalle pa– role dell'evangelico saluto: « Il Signore è con te». « Maria - così scri– ve - fu sempre in grazia, sempre piena di grazia, come il sole di luce. Il Signore fu con Maria nell'inizio, con Maria nel mezzo, con Maria nella fine; con Maria nella concezione, perchè fu concepita immacolata, pura, santa, piena di grazia come unica e singolare :figlia di Dio; con Maria in vita, arricchendola sempre con gl'immensi tesori delle celesti ricchezze e virtù; con Maria in morte, liberandola dalla morte e dalla (71) « Similis Christo Maria... similis in morte, quoniam sine aliqua culpa mor-– tua fuit; similis in resurr1ctione, quoniam glo1·iosa resurrexit et èlscendt"t in coelum, ibique in summa gloria a dextris Christi sedet super omnes Angelorum choros » Cf. Mariale, p. 454. (72) Cf. ibid., p. 588; 57y576. (73) Cf. Mariale, p. 588; 573-576.
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