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LA MARIOLOGIA DI S, LORENZO DA BRINDISI Quantunque « piena di grazia » fin dal primo istante della sua ,esistenza, la Vergine SS. potè crescere in grazia fino al termine della vita. Ella - insegna il Santo - ricevette dall'Altissimo un Cuore eccel– ]ente, .un cuore che conveniva alla Madre di Dio. Ella· perciò moltiplicò ed aumentò al centuplo la grazia che le fu impartita... Ben più: ogni .giorno ed anche in ciascuna ora e in ciascun minuto del giorno, la Ver– ,gine riceveva un raddoppiamento di grazia e di carità... « Quale non fu dunque il tesoro di grazia e di meriti nell'ultimo istante della Ver– gine allorchè rese la sua anima a Dio! In verità nessuno lo può dire, e 11eppure pensare » (69). Alla pienezza di grazia, aggiunge il Santo la pienezza dei doni, -delle virtù, delle beatitudini e dei carismi. 3. La perpetua verginità sia di anima che di corpo. - S. Lorenzo ·non ne tratta con molta ampiezza. Le accuse degli eretici ·sia antichi che moderni contro la perla più scintillante dell'aureo diadema di Ma– ria, dovettero produrre sull'animo suo candidissimo un tale ribrezzo <la spingerlo a sdegnarne perfino una esauriente confutazione. Ciò non ostante, anche nella presente questione egli accenna ai vari ,errori e porta le più valide prove della tesi cattolica: « Maria SS. fu vergine di corpo e anima» (70). 4. La glorificazione dell'anima e del corpo, ossia, l'Assunzione. - Di quest'ultimo privilegio mariano, ossia, dell'assunzione corporea di Maria SS. al cielo, S. Lorenzo tratta assai ampiamente nei tre ultimi di~ scorsi del suo impareggiabile Mariale. Ne determina l'oggetto e ne ad– ,duce le prove. Nel determinare l'oggetto di questo insigne pi;ivilegio, S. Lorenzo :si serve del principio di analogia o somiglianza di Maria con Cristo. « Maria - egli osserva - fu in tutto simile a Cristo, simile nella morte, perchè morì senza colpa, simile nella risurrezione perchè risorse glorio- (69) « Quis autem nesciat quod Maria a Dea optimum cor accepit quale Ma– trem decebat Dei? Gratiam ergo in centuplum multiplicavit, auxitque. Nam docuit etiam Dominus. quod qui bene egerit, ipsius Christi gratia, centuplum accipiet et vitam aeternam possidebit (Mt. 19, 29); centuplum, ut alius Evangelista testatur, in praesentì saeculo, et in futuro vitam aeternam (Cf. Mc. IO, 30). Hoc autem cen– Juplum procul dubio de spiritualibus bonis intelligendum venit ». (70) Mariale, p. 137.

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