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LA MARIOLOGIA DI S, LORENZO DA BRINDISI trice, vale a dire, sia nell'acquisto (la cosiddetta redenzione oggettiva, o in atto primo) che nella applicazione e distribuzione di tutte le grazie (la cosidetta redenzione soggettiva, o in atto secondo). Vi è infatti un passo del Santo che ci rivela chiaramente il suo pensiero nella presente questione, passo che - per quanto mi .consta - non è stato ancora mes– so in rilievo da nessuno e che tronca decisamente ogni questione sul– l'atteggiamento del Santo dinanzi alla questione della cooperazione di– retta, immediata all'opera della nostra redenzione non solo soggettiva ma anche oggettiva. Commentando, nel IV 0 sermone sull'angelico sa– luto, le parole: Ave, gratia piena, egli rileva che, come la prima donna fu fatta da Dio simile al primo uomo, così Maria fu fatta simile a Cri– sto. Per comprendere poi che cosa importi questa somiglianza, il Santo rileva che Dio diede al primo uomo (e perciò anche alla prima donna) tre doni: la giustizia originale (ossia, la somiglianza con Dio per mezzo della grazia) per l'anima, il dono dell'immortalità (per il corpo) e il do– no della perpetua felicità in paradiso (per l'anima e per il corpo). Ri– levata poi la somiglianza di Maria con Cristo (57), argomenta dicendo: « Come i primi parenti (Adamo ed Eva) avrebbero comunicato quelle tre graziè ai loro figli, così Cristo e Maria, coi loro meriti, ci ottennero queste tre cose (la giustizia originale, l'immortalità e la felicità eterna) e continuamente ci conferiscono queste tre cose: la remissione dei pec– cati (ossia la grazia), la resurrezione della carne e la vita eterna (58). In questo passo sono evidenti due cose: I°) la distinzione fra la co– siddetta redenzione oggettiva (l'acquisto della grazia per via di merito) e la cosiddetta redenzione soggettiva (la distribuzione della grazia); 2°) la cooperazione diretta, immediata di Maria SS. sia all'acquisto che alla distribuzione di tutte le grazie. (57) « Primum quod legimus de prima muliere est quod facta fuerit similis primo homini [Cf. Gn. 2, 18); sic et Maria similis Christo. Ut sciamus autem, quid similitudo ista importet, advertendum quod homini Deus tria, cum primis contulit: quoad animam quidem, iustitiam originalem, magnum Spiritus Sancti donum, per quod èrat Deo similis; quoad corpus, donum immorta!itatis; quoad utrumque; do– num perpetuae felicitatis in paradiso, absque ulla unquam molestia vet, carnz's vel spiritus. In hls autem omnibus mulier simìlis facta fuit homini. Habuit etiam ipsa donum t'usiitiae. originalis et innocentiae, donum immortalitatis et donum perpetuae felicitatis. Quoniam autem Maria similis Christo a Dea facta est, quare et ipsa di– citur gratia plena sicut Christus » Cf. Mariale, p. 187. (58) « Sicut autem primi parentes tres illas gratias filiis communicassent; i'ta Christus et Muria suis meritis tria haec nobis obtinuerunt, et iugiter conferunt remis– sionem pecéatorum, carnis resurrectionem,' vitam aeternam ». Cf. Mariale, p. 188.

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