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S, LORENZO DA BRINDISI CONTROVERSISTA 1 37 no dell'oblio; e soltanto dopo tre secoli è uscita a vedere la luce. Non fu pubblicata al suo tempo, perchè lasciata imperfetta. Dobbiamo sincera– mente rammaricarcene. Se fosse stata subito data alle stampe, anche così come il Santo la lasciò, avrebbe sicuramente reso grandi servigi alla causa della fede, offrendo preziosi elementi di chiarificazione e d'orientamento nella lotta contro l'eresia; e avrebbe arricchito la teologia controversista d'una bella fulgida pagina. L'Ipotiposi poteva .e doveva essere il capolavoro di S. Lorenzo. Ma forse non lo è, nel senso pieno della parola, perchè « opus imperfectum ». Un'opera di tanta mole, per rìuscire perfetta, richiedeva maggior tempo, più lunga applic!lzione, e un più assiduo « labor limae », nell'assetto del materiale, nel riordinamento delle parti, nello spoglio delle scorie ingom– branti. I numerosi additamenta, posti in appendice ai singoli volumi, stanno a testimoniare l'insoddisfazione dell'Autore ed il paziente lavoro di revisione, che tuttavia non potè essere condotto a termine. Ma senza dubbio, per molti riguardi, la Lutheranismi Hypotyposis è la principale e più importante opera di S. Lorenzo, come è stata comu– nemente giudicata (163), e basterebbe da sola a dar credito e autorità dot– trinale al grande Cappuccino. L'importanza dell'argomento, la grandio– sità del disegno, la ricchezza e sodezza della dottrina, la vastità dell'eru– dizione, la genialità della forma, gli eccellenti pregi letterari fanno di quest'opera un vero monumento, che colloca per sempre il Santo da Brin– disi tra i grandi Controversisti della Restaurazione cattolica. Forse nella grande opera c'è l'elemento caduco, e sono le inevita– bili inesattezze storiche, comuni del resto a tutti i polemisti dell'epoca; sono le facili ripetizioni e una certa prolissità di forma che è effetto di esuberanza di stile. Ma c'è, di gran lunga preponderante, l'elemento di perennità che investe tutte le pagine della monumentale opera. Appena venuta alla luce, ha riscosso la più sincera ammirazione e il più fervido plauso dei dotti: e crediamo che siano ben meritati. E' stata definita« opera di vastissima erudizione», eccellente soprattutto nella par– te teologica (N. Paulus) (164), « opus apologeticum doctissimum » (P, Vo~ sté O. P.) (165), « dotto e poderos'o lavoro» (P. Mondrone S. I.) (166), (163) Cf. BENEDicTus A S. PAuLo, op. cit., p. 155; nel Lexìkon fur Theologie und Kirclie, t. VI, col 415 (Freiburg i. Br., 1934), ove il S. Cappuccino ha tro· vato finalmente posto, l'Ipotiposi è giudicata l'opera sua monumentale. (164) Cf. Opera Omnia, vol. II, p. I, lntroductio Gen., pag. 40. (165) Angelicum, 1936, t. XIII, p. 39I. (166) Civ. Catt., 1934, I, p. 265 ss.
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