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126 P. GAETANO M. STANO diversissimae », e richiedevano, per una debita trattazione, « scientiam prope infinitam », una profonda conoscenza non soltanto della teologia, delle Scritture, dei Padri, ma anche delle varie lingue e discipline e di tutta la storia, antica e recente (123). E trattavasi non già di questioni marginali e secondarie, di sottigliezze metafisiche, ma dei fondamenti stessi della fede: la redenzione, la Chiesa, i sacramenti, la grazia, le ope– re, il libero arbitrio. Ma, come lo stesso Bellarmino opportunamente ri– levava, quasi tutte le controversie originate dal protestantesimo riguarda– vano gli art. 9 e IO del simbolo della fede: « Credo nella Santa Chiesa Cattolica, nella remissione dei peccati, ecc.» (1 24), Un teologo controversista contemporaneo del Santo, il Beca.no, nel suo Manuàle Controversiarum, pubblicato nel 1623 ( 12 5), enumera 18 q1pi di controversie nei quali dissentivano dai cattolici tanto i luterani che i calvinisti, e altri 3 che si disputavano tra cattolici e luterani, oltre una ven– tina nei quali dissentivano dai cattolici i soli calvinisti, anabattisti e poli– tici, come egli dice. Le controversie con i luterani possono così elencarsi (126): 1) della Scrittura, 2) della tradizione, 3) della Chiesa, 4) del capo della Chiesa, 5) del giudice delle controversie, 6) dell'invocazione dei Santi, 7) del pur– gatorio, 8) della comunione « sub utraque specie », 9) del sacrificio della Messa, 10) dei sacramenti, II e 12) della vocazione e del celibato dei chie– rici, 13) del peccato originale, mortale e. veniale, 14) del libero arbitrio, 15) della giustificazione, 16) dell'osservanza della legge, 17) del merito delle buone opere; quindi (con i soli luterani): 18) della ubiquità, 19) della fede dei bambini nel battesimo, 20) della impanazione nella Euca– ristia. Veramente « vastum illud et immensum controversiarum chaos »,, scriveva Tommaso Stapleton (127), Non tutte queste controversie sono della stessa gravità e importanza, ma molte, direttamente o indirettamente, hanno attinenza con i fonda– menti della fede cattolica. S. Lorenzo poteva addentrarsi con cosciente sicurezza in questo « ma– re magnum » grazie alla sua sconfinata erudizione sacra e profana, alla perfetta conoscenza della S. Scrittura e delle lingue bibliche, alla pro– fonda preparazione teologica e alla conoscenza che aveva del luteranesimo. (123) Disputationes de controversi'is christianae Fidei, tom. I, Praef ., p. 17. (124) lbid., p. 22. (125) MARTINUs BEcANUs S. J., Manuale Controversiarum huius temporis in quinque Libros distributum. (126) lbid., Praefatio. (127) Relectio principiorum fidei ... Pracfatlo. Cf. P. PoLMAN, op, cit., p. 516.
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