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S. LORENZO DA BRINDISI CONTROVERSISTA 125 come da parte dei protestanti sono cadute molte illusioni sulla pretesa grandezza di Lutero, cosl da parte dei cattolici, specialmente dopo .i severi studi del Paulus, del Denifle e del Grisar, è stata fatta giustizia di alcune dicerie e favolè che aveva– no ottenuto credito aJ. tempo in cui la polemica era più accesa. Così ad es. si è spèsso ripetuta l'affermazione che Lutero fosse in commercio col diavolo, invasato dal diavolo o addirittura figlio del diavolo; che fosse dedito al bere; cosl pure si esagerò a parlare delle anomalie di pensiero e di sentimento, e delle bugie a getto continuo, e infine della sua morte improvvisa in seguito a una serata di gozzoviglie. I recenti studi hanno dimostrato che quelle dicerie erano infondate o esa– gerate (121). Anche il nostro Santo si fa eco di quelle voci; e a darvi credito con– tribul non poco lo stesso Lutero con espressioni facili ad essere fraintese. E' chiaro che tutti questi giudizi valgono quel che valgono. Ma se non possiamo chiedere a S. Lorenzo un'esattezza irreformabile di tutti i particolari intorno a Lutero, dobbiamo riconoscere che il suo ri– tratto o Ipotiposi dell'eresiarca è storicamente fedele nei suoi lineamenti essenziali. A questo proposito l'illustre luterologo cattolico, Nicola Paulus, che lesse tutta la Lutheranismi Hypotyposis, compendio!, in queste pa-, role il suo autorevole giudizio: « In parte historica Laurentius, licet mi– noris momenti aliqua referat, quae a criticis amplius non admittuntur, meliores tamen sui temporis historicos sequitur ». Ma i maggiori pregi sono deUa parte dogmatica, al dire dello stesso critico: « pars dogmatica est praecellens et optima, theses propositae semper invicte probantur; tractatus de Lutheri vocatione et de Ecclesia Romana classice redacti sunt. In toto hoc opere, quod certe magni valoris est, auctor amplissimam eru– ditionem ostendit » (122). 2. - Polemica dottrinale. L'elemento più importante della Lutheranismi Hypotyposis, quel– lo che le conferisce valore di perennità, è la polemita dottrinale, che oc– cupa quasi interamente la seconda parte (Hypotyposis Eccle,siae et Doctri– nae lutheranae) e gran parte della terza, ove sono ampliamente discusse le due questioni sollevate dal Leyser: la giustificazione e le buone opere. Abbiamo detto che S. Lorenzo intende abbracciare in un quadro sintetico, per una confutazione generale, tutti gli errori del luteranesimo. Compito non certo dei più facili. S. Roberto Bellarmino ci dice che le questioni controverse si erano enormemente accumulate: « plurimae et (121) GRISAR, Lutero, pp. 343 ss.,, 538 s. (122) Cf. Praef. gener. (Opera Omnia, voi. II, p. I, p. 4).

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