BCCCAP00000000000000000000816
124 P. GAETANO M,, STANO ecc.) (n7). Attinge soprattutto largamente dai due polemisti cattolici, G. Cochlaeus e G. Pistorius. Il primo, con la sua famosa opera « Lutherus sc·pticeps » - Lutero dalle sette teste - gli servì di traccia per far risal– tare, tra le altre qualità difettose di Lutero, le innumerevoli contraddi– zioni di pensiero e i continui cambiamenti di condotta; il secondo (n8), con la sua « Anatomia Lutheri », gli offrì lo schema della trattazione del– la vita e dei costumi: ivi difatti si dimostra che Lutero era invaso dai sette spiriti malvagi, e tutta la Sezione V della prima Ipotiposi tratta in tre dissertazioni degli spiriti di Lutero, ossia delle varie manifestazioni dello spirito del male nella vita e nel pensiero di lui. Si potrà obiettarè che i giudizi e le notizie riportati da questi autori non ri– spondano sempre e pienamente a verità, o che il nostro Santo non abbia data tal– volta la giusta interpretazione alle parole di Lutero (n9). Ma dobbiamo riconosce– rè che, sulla base delle informazioni possibili ad aversi a quell'epoca, era difficile scrivere diversamente. Ad ogni modo, la descrizione .che il Brindisino ci ha dato di Lutero nella sua Ipotiposi è da ritenersi sostanzialmente esatta: un ritratto fedèle dell'uomo, del suo carattere, delle sue qualità morali, oltre che una severa disamina dei suoi mol– tèplici errori. E' un capitolo molto interessante ddla grande polemica anti-Lutero. Ed è difficile trovare nella letteratura del tempo una trattazione così completa, così ordinata, così seria sul padre della riforma, come quella che troviamo nella Ipotiposi, soprattutto dal punto di vista essenziale, in cui il Santo lo ha ravvisato: eretico e padre della più funesta eresia. Per i dèttagli bisogna naturalmente tener conto delle fonti d'informazione e di giudizio. Dal tempo dell'Ipotiposi, scrive il P. Mondronè, « la .figura storica e psicologica di Lutero· s'è andata sempre meglio chiarendo a mano a mano che i tempi si facevano più tranquiili, e d'altra parte cattolici e protestanti potevano rac– cogliersi a studiare con maggiore sèrenità la vita e l'opera dell'eresiarca» (120). E (n7) Cf. CoNSTANTIN DE PLocoNNEc, Saint Laurent de Brindes Apologiste, in Coll. Frane., 1937, t. VII, pp. 56-71: l'elenco degli autori cattolici (pp. 62-65) e protestanti (pp. 66-70) alle cui opere il Santo ha. attinto le sue informazioni. (II8) Figlio d'un dotto protestante omonimo, anch'egli prima luterano, poi convertitosi, divenne acerrimo avversario del luteranesimo; tra le altre sue opere polemiche è famosa l'Anatomia Lutheri (pubblicata tra il 1595 e il 1598), opera che gli attirò molti improperi da parte dei luterani .(cf. Dict. Théol. Cath., t. XII, p. II, col. 2231-33, s. v. Pistorius). (rr9) Per es. a proposito del famoso colloquio col diavolo circa la Messa, rifc:~ rito dallo stesso Lutèro (nel De Angulari Missa...) sul quale il nostro Santo ritorna spesso (cf. p; I, pp. 203-217; 440; 500 ss.), si sa che gli scrittori del sec. XVI e XVII credevano generalmente che fosse una vera storia; oggi invece i più non ci vedono che una favola sotto veste rètorica (cf. p. I, p. 204, not. 45; GRrsAR, op. cit., P· 343). (120) Art. cit., p. 27I.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz