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S, LORENZO DA BRINDISI CONTROVERSISTA u7 pratt~tto per il suo eccezionale prestigio, Abbiamo dunque due parti ben distinte: la vita e la dottrina di Lutero: « multa nobis .de vita, multa de doctrina Lut.heri dicenda .sunt »: sono le. due colonne, le due basi che sorreggono il luteranesimo, « qllibus concussis et labefactatis, necesse est ut. corruat » (75). Inoltre il Santo rivolgerà• la sua attenzione all'uomo .che occasionò.la disputa: Policarpò Leyser. Qui,ndi il piano generale del la– voro comprende tre parti (76): a) una trattazione preliminare su Lutero, rappresentante alvivo la figura dell'eresiarca nei tratti più salienti della sua·personaJità e dèlla·ma vita; per trarne le conclusioni generali ai fini apologetici; .ed .è la 1 Parte~ la Hypotyposis Martini Lutheri; - b) nella Il Parte, anzituttò 1~ .descrizione della s-ettaJuterana: Hypotyposis Eccle– siae Lutheranae (il fondamfnto su. cui. posa, le note che la differenziano dalla vera Chiesa di Cdsto) e poi l'esposizione e confutazione deHa dottrina luterana, quale risulta dai documenti pit1 autorevoli, come la Confessio Augttstana (77) e.l'Apofogia di Melantone; -'- e) 11ellaII,I Parte, dedicata alLeyser, si darà H ritrntto fedeJe. dell'uomo e la confutazione delle sue dot– trine intorno alla .giU:stificazione .e alle buone. opere. Abbiamo dunque tre I potiposi, .o. meglio tre lati di un'unica gr:andei Ipotiposi delLuteraniesim?r tre quadri, tre dtratti «.tlltti<eg1:1almente incisivi, tutti egu.alme;I1te poderosi: di Martin Lutero, cleUa chiesa e dot~ trina luterana, di, Policarpo Leyser » (78). Le. tre parti ~òno distinte, ma organicame~te· collegate, e si· chiariscono e s'integrano. a vicenda. Va no– tato soltanto che la distin:~ione tra le parti. non è sempre ~etta. e costano: te (79); come 'pure la su,ccessiope del~e diverse sezioni e capitoli odisser- (75) P. I, p. 8. . .·. . . •· .... . .·.. .. . .. . . . •.. . . .· ... •· .... .• . (76). «In pi:imis ostendetJ,dum est quis qualisque fuerit Lutherus...;. et. tandem de ipsius doctrin.a 1 quae qualisque fuerit; et sic~ opitulante D~o, di'scutièmus doèirintfm a Polycarpo hic. PrCfgae praedicatam, dogmata9ue inter .nps conirovers.a examinabi- mus » .. {cf. Opera Omniti, vol.II , p, I, p. 50). . . ·. . · .(77) « Lutheranae doctrinae lapis lyclius » (Opera Omnia, voL n, p'. u, .. p. 138). ILSanto aveva fra fo mani un antichissimo esemplare della <r~onfessio Au&u- sti:ma », editonel 1539 a Wittenberg (& i.bid., p.. 274); ..· . .. . . . (78) G. MANACORDA, Il « Mariale ». e. la « Lutheranismi. lJypqtyposis », in .VOss. kOm,~ 26 sett. 1948,.p. 3. •. (79) .Per es. nella! f)atte, che è tutta dedicata a Luter,o, troviamo vai:ie! disser– . tazioni (le .prime .quattrq, ed. altre ancora,. cf. pp; II6-r34) coi relativi additamenta (add.. II, III, IV, V, pp; 352-372), c:pe invece riguard.an ~ n Leyser; ç ~ndn.'.~bero phì logicamente nella, III parte; così pure nellà n par;e, della chiesa e dpttrina .lute: rana, si tòrna ancora a parlare della p:èrsona di Lutero {pp. 325-45; 462-87). Moho frequenti sono·.le ripetizioni,.'com(! .si.può••ì:ilevare arrche dal contenuto .delle vàrie disseita~ioni ·e dagli J11dici: ve.dere. r:er es: alle i voci Ha~1·etici, Luther~$J ecc.
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