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108 P. GAETANO M. STANO non l'aveva mai conosciuto (35), non tardò ad accorgersi (36). Effettivamente era uno dei Luterani più autorevoli dell'epoca, in grande reputazione soprattutto in Sassonia, ov'era ritenuto un secondo Lutero (37); per 16 anni predicatore di cor– te del principe elettore (38). Avversario irriducibile dd cattolicismo, non meno che del calvinismo, ardentè difensore e propagatore del luteranesimo dalla cattedra, con l'azione e con gli scritti, partecipò a numerosi convegni e dispute, curò la revi– sione della bibbia di Lutero, ebbe parte preponderante nella redazione della « Con– cordiae Formula» (1580), scrisse varie ,opere teologiche e polemiche (39), che gli meritarono, dai suoi, lusinghieri titoli, come teologo sincero e ortodosso, fosforo dei teologi, ecc. (40). Dell'opuscolo polemico indirizzato al 5anto, esiste anche la tra– duzione italiana, dal titolo: Due prediche cattoliche, una sulle buone opere e l'altra sulla giustificazione del huomo con Dio (41). (35) Cf. p. I, p. 15. (36) « Non postremus inter primari9s in pcst1?enta haereseos impietèlte » (p. III, p. 84); « apud suos, sicut Goliath apud Allophylos, vir magni nominis est, doctor insignis et valde celebt'atus » (p. I, addit. I, p. 350). (37) « Est autem Polycarpus Laisems apud Saxones Germanorum magnae auctoritatis vir, qui in locum Lutheri, summi ipsorum prophetae, visus est succès– sisst cathi:dramque theologicam tenere, serenissimi ducis Saxoniae aulicus praedica– tor, apud quem multum valere dicitur » (Frammento di esordio in risposta a Ley– ser, cod. 3, fol. 409 b, riportato nella Praef. gener. ad Lutheran. Hypotyposim, p. I, p. XV, not. 45). .. (38) Nato a Winningen nella Svevia il 18 marzo 1552, fu éducato nel più rigido luteranesimo da Luca Osiander e dal cugino Giacomo Andreae. Insegnò teo– logia a Vienna e in altri centri. Nominato nel 1594 predicatorè di corte dell'elettore di Sassonia, Cristiano II, rimase presso quel principe fino alla morte (22 febbraio r6ro). (39) Tra le più note sono da ricordare, oltre l'opuscolo citato, le due violente Prae– fationes all'opera del gesuita apostata ELIA HEisENMULLERUs: Historia Jesuitid Ordinis, Francofurti ad Maenum 1595; e l'opera più importante: Christianismus, Papismus et Calvinismus, das ist Drei unterschidliche Auslegung des Catechismi Lutheri, (Dresden 1602). (40) Per le notizie bio-bibliografiche sul Leyser, cf. Introd. Gener. all'Hypoty– posis (p. I, p. XIV ss.), ove è riportata un'ampia bibliografia (p. XVI), tra cui: Realencyclopiidie, vol. II, p. 427 ss. (Lèipzig 1902); Kirchenlexikon; Herder, vol. 7, coL 1872 ss. (Freiburg i. Br., r891); A; Tholuck, Der Geist der lutherischen Theo– logen Wittenbergs im Verlaufe des 17. Jh. (Hamburg 1852) p. 4 ss.; ecc. (41) I PP. Editori, contrariamente a quanto .avevano affermato prima (cf. p. I, p. XXII, nota 85), hanno potuto poi acèertare da una copia esistente presso la Marciana di Venezia, che effettivamente il libello del Leyser venne tradotto in ita– liano, col titolo: Due Prediche Cattoliche, una delle Buone Opere e l'aìtra della Giustificazione del huomo con Dio. Predicate nel imperial palazzo di Praga dal Reverendo Padre P. LrsERO dèll'Ordine dei Predicatori, Priore, Dottore, 'fheologo (senza luogo e senza data, pp. 1-n3), come già Fr. H. Reusch e Fr. Steve avevano assicurato (cf. p. III, p. V, not. 1: vedasi il frontespizio tra pp. VI e VII). E'
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