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104 P. GAETANO M. STANO commentari allegorici su passi del V. e N. Testamento con divagazioni dogmatiche e storiche, nell'opera di S. Lorenzo il termine risponde più da vicino alla figura retorica di questo nome: rappresentazione, descri– zione al vivo di una cosa, immagine fedele e viva di una cosa o per– sona (r9): « Conscripsimus - così il Santo - lutheranismi Ù;co:n;:w::;'.v, hoc est expressam imaginem » (20). Da queste parole già si rileva il carattere e lo scopo dell'opera: più che una esposizione analitica del luteranesimo, vuole essere un quadro, un prospetto sintetico tendente a delineare la fisionomia, il carattere del lu– teranesimo nei suoi tratti essenziali, con particolare riferimento al padre del protestantesimo Martin Lutero e ad un corifeo della setta, Policarpo Leyse.r, che occasionò questo scritto. Parleremo dell'occasione, del fine, del disegno dell'opera, dei suoi pregi e qualità. II. - OCCASIONE. L'occasione -che mosse S. Lorenzo a scrivere l' Hypotyposis ci è rife– rita dallo stesso Santo nel « De rebus Austriae et Boihemiae » (2r), e più ampiamente nella « Praefatio ad Lectorem » (22), che è la prefazione a ·tutta l'opei;a. Siamo nel primo decennio del '600. Il Santo è nel pieno fervore del- 1'attività apostolica ( 2 3). Da molti anni l'ardente apostolo va dispiegando il suo zelo per la causa della fede in Italia, in Francia, in Spagna, in Svizzera, in Germania, con la predicazione, con le dispute, con l'insegna- (r9) « Hypotyposis: vox graeca, qua significatur figura quaedam oratoria, id ·est rei alicuius narratio ad vivum expressa » (FoRcELLINI, Lexicon Totius Lati– nitatis). (20) Vol. II, p. I, p. 1; cf. p. 349. (21) Il solo scritto che era stato• finora pubblicato prima della recente èdizione delle Opera Omnia (nella quale però manca); fu èdito dal P. EDOARDO D'AL:wçoN, O. F. M. Cap., De rebus Austriae et Boihemiae 1599-1612, Commentariolum auto– graphum, Roma, Curia Generalizia O. F. M. Cap., 1910. Cf. Sommario della vita del Padre F. Lorenzo da Brindisi Predicatore Cappuccino (ed. P. G. Crisostomo da Cittadella), p. 21 s. (Vèrona 1948). (22) Vol. II, p. I, pp. r-13; cf. addit. I, p. 350 ss.; vedere quanto scrivono gli Editori nellà Introduzione generale al volume II, p. I, pp. XIV-XXIII. (23) Cf. p. I, p. VII, ss.; HIERONYMUS A PELLETTE, S. Laurentii a Brundusio zelus apostolicus ac scientia, pp. 5-r5.
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