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X CRONACA che della personalità del santo seppe fare P. llarino da Milano, tracciando di lui una sintesi biografico-culturale, ricca di dati, di episodi e dì rilievi, che confluiscono a delineare i tratti caratteristici della personalità del san– to da Brindisi, personalità contrassegnata dalla sovrana grandezza e ma– gnanimità, che questo gigante dell'azione e del pensiero imprime in tutte le espressioni della sua molteplice vita. E una espres~ione fondamentale dì questa sua vita multiforme il P. G. Cantini la trova nell'apostolato della parola. Il Padre Lorenzo fu un predicatore in tutto il senso pieno e sacro del termine. Già va ricordato che lo studio nelle Università medioevali sfociava nella predicazione, per cui l'oratore sacro era la figura più rappresentativa del pensiero contem– poraneo, colui che trasmetteva l'insegnamento ordinario della Chiesa. E il da Brindisi fu appunto il predicatore in questa nobile accezione, lui che ebbe in grado eminente le note del sacro oratore: santità, vocazione al– l'apostolato e dottrina. Soffermatosi a illustrare le doti esterne che il san– to possedette, doti pur esse necessarie: l'armonia delle forme, la voce, il gesto, l'occhio, il calore, la convinzione, il conferenziere distingue tre aspet– ti della predicazione di Lorenzo: quella ai fedèli di mezza Europa, quel– la ai figli d'Israele, particolarmente a Roma, Venezia e Monaco e quella di confutazione dell'eresia luterana in Germania, Austria, Svizzera e Ita– lia. Dopo la disamina che dell'opera scritta rimastaci del santo P. Cantini ha saputo dottamente esporre, egli conchiude: è stata una vera ingiustizia aver dimentìcato S. Lorenzo da Brindisi nella predicazione, perchè egli, pari in essa al Panigarola, Lugo e Mattia Bellintani, tutti li superò nella santità. Meglio e più, invece, egli è sempre stato ricordato e riconosciuto co– me controversista nella lotta gigantesca eh'egli sostenne contro il Prote– &tantesimo. E di questo argomento ha stupendamente trattato il P. Stano dei Minori Conventuali, sviscerando lo scopo polemico e scientifico, l'am– piezza, la profondità e l'efficacia del 2. volume degli Opera Omnia,. distinto in tre grossi tomi, dal titolo: Lutheranismi Hypotyposis; vera rivelazio111e del Teologo controversista che, con l'azione apostolica e con gli scritti, si affermò campione insigne della Restaurazione cattolica nella lotta contro l'eresia protestante. Inquadrata nel suo tempo la figura del santo e la sua opera controversista, egli afferma che le tre ipotiposi, quella contro Lu– tero, quella contro la dottrina e la chiesa luterana e quella contro Policar– po Leyser, predicatore di corte del Principe elettore di Sassonia, sono sì freccie infuocate lanciate contro l'eresia, personificata dai due eretici, ma sono pure una drammatica e potente esposizione del dogma cattolico, e soprattutto una bella trattazione della Chiesa, di cui fa una brillante apo-

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