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Non si ripete una frase fatta, se si dice che la Settimana Laurenziana ha riempito una lacuna. « S. Lorenzo da Brindisi: questo sconosciuto ! ». Quanti potrebbero dire tali parole per esprimere una loro innocente igno– ranza ! Ebbene la Settimana di conferenze volgarizzatrici dell'opera podero– sa di S. Lorenzo ha indubbiamente servito a far conoscere l'uomo, il santo e il polemista che nel secolo XVI-XVII ha illustrato la Chiesa e l'Ordine Francescano in modo veramente mirabile. Affidata a studiosi di riconosciu– ta competenza, la volgarizzazione del pensiero e dell'epoca di questo santo di primaria grandezza è pienamente ,riuscita, anche per l'ausiliatrice azione di propaganda de « L'Osservatore Romano » che, giorno per giorno, dava delle singole conferenze, tenute nella salà Pio VI di via della Scrofa, am– pio resoconto. Così chi ha potuto seguire le dotte esposizioni dei conferenzieri o, almeno, leggere le relazioni di esse sul giornale del Vaticano, ha sicura– mente avuto un'idea, sia pure approssimativa, della dottrina formidabile di questo santo cappuccino. Dato lo scopo aperto dell'iniziativa in parola (far conoscere a più am– pia cerchia di dotti le opere del Brindisino per ottenerne dall'Autorità Ec– clesiastica la proclamazione a Dottore della Chiesa) non potevano man– care le rappresentanze ufficiali: ed ecco, in capo a tutte, la porpora car– dinalizia del Protettore dell'Ordine Cappuccino, S. Em. il Cardinale Cle– mente Micara, che.si compiacque di aprire la Settimana di studio con una indovinatissima prolusione, nella quale brevemente mise in evidenza l'opera del santo attraverso una succinta disamina degli scritti di S. Lorenzo, che, dopo venti anni di paziente e intelligente lavoro di al– cuni Padri della Provincia Veneta, hanno finalmente visto la luce in tre– dici grossi volumi in folio, tolti per sempre dalla segreta oscurità di. un archivio. Egli si augurava che la Settimana laurenziana potesse dar modo di ammirare tutta l'altezza, la profondità, la vastità dell'opera e della fi– gura: del santo, dell'apostolo, del diplomatico, dello scrittore, sì che il va– lore teologico, esegetico, patristico ed ascetico degli scritti e della predica– zione di S. Lorenzo fosse pienamente apprezzato. E l'augurio incominciò subito ad avverarsi nella brillante esposizione

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