BCCCAP00000000000000000000816

90 P. GUSTAVO CANTINI delle offese resterà senza frutto, e la termina con la famosa invettiva contro coloro che non vogliono perdonare, la quale non è che un'appli– cazione e dilatazione del Salmo ro8. Ma quello che dice il Segneri si trova in tutti i predicatori del tempo, almeno in quelli che ho potuto leggere io. S. Lorenzo in tutti e tre i Quaresimali si indugia a dire che il per– dono delle offese è cosa ardua e difficile; ed appiana la difficoltà col met– tere in rilìevo che la legge cristiana è legge perfetta, e per ciò Cristo ha comandato, anche nella carità, quello che è perfetto. Udite le sue parole tratte dal Quaresimale terzo. « Questa legge di amare anche i nemici sembra grave e difficile allo spirito della carne, allo spirito di questo mondo; ma allo spirito di Cristo che è contrario alla carne, essa è dol– cissima, è una manna discesa dal cielo. Agli uccelli carnosi, alle pingui galline, alle oche, ai tacchini, è molto grave volare in alto. Non così però, ai generosi uccelli, alle aquile, ai falconi, agli sparvieri, i quali non sen– tono l'incarco della carne. Così, o fratelli, vi ripeto, che l'odierno pre– cetto è molto grave ai carnali ed a quei che si fanno guidare dallo spirito del mondo, anzi, di satana; ma per gli uomini che hanno in sè la grazia divina e per quelli che hanno lo spirito di Cristo e si fatino guidare come figli da un tale spirito, il precetto è lieve e soave» (r25). E se volete farvi un'idea sempre più chiara di quello che sono nella maggioranza le omelie latine, fate anche un confronto con le prediche ita– liane. Altrove abbiamo udito come egli si scagliasse contro i Luterani che dicevano inutili le buone opere; ecco ora un brano contro quei cri– stiani cattolici che dicono di aver la fede e poi non hanno le opere cor– rispondenti alla fede. « O Dio, si ritrova egli (oggi) la fede nel mondo? A me pare che sia al tutto mancata, al tutto spenta, non solo la divina e cristiana, ma anco la civile. Non vedete che non si servan più promesse, nè patti hog– gidì tra gli huomini, non c'è più fideltà, nè lealtà, nè verità nelle parole? E come donque si ritrova la christiana fede? Non vedete che è cessata ogni divozione alle cose sacre? Che il culto di Dio esteriore è ridotto a nulla e l'interiore è raffreddato, anzi mancato al tutto? Che non c'è più compassione a poveri? Che i figlioli non hanno più pietà a lor padri et alle lor madri nè in vita nè in morte? Che i Religiosi con parole e con fatti son conculcati dai laici? Che giustizia non si fa, se non a poverelli che non han da redimere la vessation loro? (Ecco Renzo Tramaglino dei (r25) Opr.ra Omnia, vol. VI, p. 56.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz