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52 LA BELLA E SANTA RIFORMA Per ciò la selezione era più che necessaria. Ed era questa l'idea che coll'insistenza d'un ritornello si poteva cogliere nelle conversazioni di quei primi Padri. Nessuna meraviglia, pertanto, che i superiori prima di ammettere i candidati al noviziaio mani/estassero loro schiet– tamente gli obblighi a cui sarebbero andati incontro ; tolta ogni sor– presa, questi non potevano poi accampar scuse di sorta. Durante l'anno di prova bisognava conoscere ed esperimentare a fondo il pro– gramma di vita che si voleva abbracciare. Se il tenero ramoscello della Riforma Cappucc1:na diventò presto, come il granello di senapa evangelico, albero robusto e frondoso che propagò i siwi rami carichi di frutti per tutta Italia, e più tardi per tutto il mondo, questa meravigliosa espansione va attribuita in gran parte alla severa ed indovinata scelta dei novizi. Ma non è da dimenti– carsi l'opera sagace di coloro a cui incombeva l'arte difficile di educare la gioventù, non solo perchè generalmente essi stessi facevano la sele– zione, ma soprattutto perchè davano l'impronta di una vita autenti– camente francescana, gettando almeno le solide basi dell'edificio spi– rituale. Spigolando nelle biografie dei primi Frati Cappuccini c'in– contriamo in modelli perfetti di ediicator1:, veri padri e maestri. DIO HA APERTO IL PARADISO La maggior parte dei frati nel corpo delia Religione mutarono proposito. E quantunque per prima l'avessero biasimata, tutta– via ne dicevano bene, e come io vidi coi propri occhi, alcuni che mai nessuno avrebbe pensato per essere tenuti frati di poco spirito, nondimeno dicevano tra di loro: «Che stiamo noi a fare? il tale, il tale (e raccontavano molti) sono andati alla Riforma dei Cappuc– cini. Che aspettiamo che non ci andiamo ancora noi? Sappiate che l'opera è da Dio, che l'è molto favorita dalla Maestà sua. Non doveva esser mai, per tanti contrari avuti, che l'andasse innanzi. Ci sarà molto imputato da Dio che, avendoci preparata questa como– dità di poter osservare la Regola ad litteram, ce ne stiamo per non perdere questi comodi del corpo; Dio c'ha aperto il paradiso, beati quei che intreranno >i (II, 276).

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