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ALLA SCUOLA DELLA PERFEZIONE FRANCESCANA Non basta lanciare un'idea geniale o tracciare un ben studiato programma di vita. Benche i propositi siàno affascinanti, non sono di per se stessi sufficienti ad assicurare una durevole esistenza ad una istituzione. . Quando un piano di attività qualsiasi e stato felicemente collau– dato, occorre tuttavia sottomettere alla prova coloro che devono conti– nuarne la realizzazione. Allora gli specialisti ne curano lo sviluppo e ne assicurano l'avvenire. È sempre pericoloso addormentarsi sitlle posizioni raggiunte. Nel tradizionale periodo del noviziato gli Ordini Religiosi esigono dai propri candidati la prova della loro capacità. Questi invece af– frontano ed :,esaminano più da vicino la realtà deU'ideale vagheg– giato e misurano le proprie forze e risorse per il lungo viaggio. Ed i maestri di spirito orientano e conducono qiteste reclute verso nuove e più elevate mete. Superati i primi tentennamenti e dissipati i ditbbi legali, il pic– colo drappello di frati, latitanti nei boschi e disorganizzati, diventò presto un numeroso esercito ben disciplinato. Malti attratti da quel– l'ideale di autentico francescanesimo, chiedevano l'onore d'indos– sare la divisa, povera ma gloriosa, dei nuovi soldati di Cristo. Un così lusinghiero aumento della Congregazione poteva celare un peri– colo, la cui minaccia non sfuggì ai dirigenti di quel movimento rin– novatore. La dura esperienza del vivere qitotidiano insegnava loro che itna realizzazione così integrale e totalitaria della vita evangelica, qitale essi avevano instaurata, non poteva essere alla portata di tutti.

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