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50 LA BELLA E SANTA RIFORMA bandonate. Così dico che avremmo a fare noi. Ci sono tante chiese devote abbandonate, che nessuno se ne serve, avremmo a pigliar una di quelle per non far più spesa e fabbricarci tanto che ci potes– simo star dentro, e quivi osservare la nostra Regola. Questa fu l'in– tenzione del Padre S. Francesco, perchè vi dico che verrà gente nuova e non si contenteranno della nostra semplicità, ma la~cie– ranno questi laghetti che con tanta fatica noi facciamo e ne edi– ficheranno degli altri sontuosi e grandi, vicini alle città. Noi che Dio ci ha dato questo spirito e abbiamo conosciuto per grazia sua in che consista la vera osservanza della povertà e della Regola , facciamo questi loghetti quanto più poveri possiamo e con manco spesa che sia possibile, acciocchè lasciandosi non si perda molto)). (III, 433). BEATI VOI, SERVI DI Diù Quando occorreva che alcuni secolari volessero vedere i detti luoghi, si riempivano di tanta devozione che suspirando e lacri– mando dicevano: « Beati voi, servi di Dio, che vi siete spiccati dalle fallacie di questo mondo, e in questi luoghi poverini e salvatici gli servite con tanta austerità di vita)) (IV, r75). RITORNARONO LACRIMANDO· Mentre si fabbricava il luogo vecchio di Fano, un giorno i Priori di Fano andarono a visitare il detto luogo. Entrando dentro, ve– dendo la loro semplicita e quel poverino luogo che avevano edifi– cato, incominciarono tutti a lacrimare e uno all'altro diceva : « Avete voi visto i bei dormitori, refettori, e le belle logge ! Or questi sono imitatori del Serafico Francesco, che con tanto fervore si hanno posto il mondo sotto i piedi ». E tanto si compunsero nel cuore, che se ne ritornarono lacrimando, e uno non parlava all'al– tro (III, 288). LE MURA ODORAVANO SEMPLICITÀ E tanta era la semplicità grande, che pareva che le mura odo– rassero di semplicità e di santità (IV, r66).

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