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LA BELLA E SANTA RIFORMA ai propri padroni, ringraziandoli del tempo che ci l'avev~no pre– stati, e portavano loro per censo alcuni frutti e una insalata. E durò parecchi anni che da tutta la Congregazione fu osservato queste cerimonie. E quando occorreva per bisogno dei detti luoghi qualche spesa per mantenere i tetti o per aggiungere stanze, sempre ricorrevano ai pròpri padroni. Il medesimo facevano nei ferramenti e rami, che nei detti luoghi usavano, Ji facevano provvedere ai padroni, e quando che non fossero più buoni per usarsi, li rendevano loro. E se ne restavano i frati sempre liberi di mai aversi a intricare nelle pecunie (IV, 22, 23). UN MEZZO SCUDO Non c'era tanto in quei loghetti, fuor degli abiti che loro porta– vano grossi e tutti rappezzati, che valesse mezzo scudo. E ivi fu data la norma che da tutta la Congregazione fu inviolabilmente seguitata (II, 248). Avevano ordinato che nei luoghi ìossero solamete quelle cose senza le quali fare non si poteva e che in quelle risplendesse viltà, ruvidezza e semplicità, che ci vogliamo dire, e povertà insieme (I, 249). FABBRICHE ECCESSIVE Non poteva Battista da Norcia per zelo della povertà sentire che i frati lasciassero i luoghi per farne degli altri più comodi. E diceva : « Mai nessuno se diletta delle fabbriche che all'ultimo non ne riceva da Dio punizione; e nessuna cosa ha più rovinato la Religione quanto le fabbriche eccessive ; imperocchè un bel luogo ricerca di molti frati, e di qui nasce la familiarità dei secolari, dalla quale ne viene l'amicizia e dall'amicizia nasce il perdere il tempo e lasciare le sante orazioni e devozioni. Bisogna ancora mol– tiplicare i frati per empire i detti luoghi, e si ricevono indifferente– mènte quei che non sono atti e si viene a riempire la Religione di frati disutili, che con il loro mal'esempio la rovinano e scandaliz-

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