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32 LA BELLA E SANTA RIFORMA gola, ma si come il Signor mi ha dato scriver la Regola e queste parole», volendo dimostrare che per rivelazione di Dio e col mede– simo spirito aveva scritto la Regola e il Testamento (IV, 3). SI ORDINA CHE SJ OSSERVI IL TESTAMENTO E acciò che come veri e legittimi figlioli di Cristo, nostro Padre e Signore, partoriti un'altra volta da lui in San Francesco, siamo partecipi della sua eredità, si ordina che da tutti si osservi il Testa– mento del Padre nostro San Francesco, da esso ordinato quando prossimo a morte, e delle sacre stimmate insignito, pieno di fervo1e e Spirito Santo sommamente anelava la salute nostra. E questo accettiamo per spirituale glosa ed esposizione della Regola no– stra, siccome da esso a questo :fine fu scritto, acciò la promessa Regola meglio e cattolicamente si osservasse (C, 6). SIEPE DELLA PREDETTA REGOLA Acciocchè la nostra Congregazione, come vigna del altissimo Figliuolo di Dio, si conservi nella spirituale osservanza della evan– gelica e serafica Regola, è parso al nostro Capitolo Generale cele– brato nell'Alma Città di Roma nel luogo nostro di S. Eufemia, nell'anno del Signore 1536, di ordinare alcuni statuti per siepe della predetta Regola, acciocchè come la inespugnabile torre di David abbia i suoi propugnacoli, mediante i quali possiamo difenderci da tutti gli inimici del vivo spirito del nostro Signore Gesù Cristo e da tutte le rilassazioni contrarie al ferventissimo e serafico zelo del Padre nostro San Francesco (C, intr.). COSTITUZIONCELLE DIVOTE Fecero nel detto capitolo di Albacina alcune costituzioncelle molto divote, più celesti che umane. La prima volta quando ven– nero al luogo di Foligno, non più che giunti, da quei frati che le portavano fu detto: «Ecco che vi portiamo le costituzioni»!, tutti

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