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14 LA BELLA E SANTA RIFORMA Francesco con i suoi compagni tanto poveramente nè di tanto vil panno come fecero i poveri Cappuccini. E sì come si legge del nostro Padre San France:c:co e suoi compagni che se ne stavano in quel principio nel luogo di Rivotorto, delle Carceri d'Assisi, del Far– neto, dello Speco di S. Urbano, della Romita di Cesi ed altri luoghi antichi ; e mettendo da banda tutte le cerimonie e cose che dànno occupazione non si esercitavano in altro che nella santa contem– plazione; così i poveri Cappuccini, leggendo la Leggenda dei tre Compagni, nella quale si vede il modo di viver che tenne il Padre S. Francesco, si sforzavano d'imitarlo e darsi tutti alla vita contem– plativa, :fine e perfezione della vita religiosa (II, 258). IN QUESTO SIAMO CONOSCIUTI FRATI MINORI E perchè in tanto siamo :figli del Sera:fico Padre in quanto imi– tiamo la vita e dottrina sua, onde il nostro Salvatore agli Ebrei disse: Se siete figlioli di Abramo, fate le opere di Abramo, così se siamo figlioli di S. Francesco, facciamo le opere di S. Francesco. Però si ordina che ognuno si sforzi imitar questo nostro Padre, dato a noi per regola, norma ed esempio, anzi il nostro Signore Gesù Cristo in lui, non solo nella Regola e Testamento, ma in tutte le sue infocate parole e amorose opere (C. 6). In questo siamo conosciuti Frati Minori, nell'umiltà, nel ve– stire, nell'abitare e nel mangiare poveramente. Ma quando noi andassimo vestiti curiosamente, abitassimo luoghi belli e mangias– simo cibi preziosi, non :figlioli di S. Francesco, ma di Messer Fran– cesco potremmo essere chiamati. Ma quando andassimo a cavallo con guanti in mano col servitore innanzi, allora Frati del Signore Francesco e non di S. Francesco meriteremmo di essere chiamati (III, 378). SODI FONDAMENTI Fu grande il fervore che il nostro Signore Iddio diede a quei primi servi di Dio che dettero principio alla Congregazione dei Cap-

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