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IL CHIOSTRO E LA STRADA 303 DIO TI DIA IL P ARADISò E quando Francesco da Macerata era salutato dai secolari rispondeva: « Dio ti dia il paradiso». Gli tremava alquanto la voce, sempre pareva che piangesse. Fu di mirabile carità verso il prossimo, e quando rimirava in faccia di qualcuno, lo mirava con certo sguardo pietoso, che pareva che tutti li portasse nel cuore. Nè mai poteva pensare male di nessuno, se non di se stesso, il quale si reputava il maggior peccatore del mondo. Quando andava per la elemosina, spesse volte tornava a casa con le tasche vuote, perchè quasi tutto il pane che trovava, lo dava per amor di Dio (III, 405). SE GLI BUTTAVA AL COLLO Fu tanto altamente dallo Spirito Santo illuminato Raniero da Borgo S. Sepolcro, che conobbe quanto piaceva a Dio l'amore del prossimo, che parve che tutti gli fossero cari fratelli. E tanto teneramente amava indifferentemente ognuno, che tutti i pros– simi li portava scolpiti nel cuore, che quando glì raccomandava alcuno che pregasse Dio per lui e gli facesse il segno della santa croce sopra qualche infermità che egli pativa, in un baleno se gli buttava al collo, e tanto teneramente lo baciava indifferente– mente, o maschio o femina, o giovane o fanciulla che fosse, o vec– chia, a guisa d'un puro e semplice fanciullo, senza ricordarsi della modestia religiosa, che non par che si convenga nè fare si debbano atti simili da un 'Religioso. E quando dal compagno gli era detto : « O Fra Raniero, avete fatto errore!», il servo di Dio rispondeva : « Perdonatemi, io non mi sono avveduto>>. E questo avveniva dalla gran purità che Dio gli aveva data nel cuore. E acciò che ognuno conoscesse che il negozio era da Dio, ben spesso sua Mae– stà ci concorreva, dando perfetta sanità· a gran parte di quei che il santo uomo segnava del santo segno della croce (III, 491).

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