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294 LA BELLA E SANTA RIFORMA molte volte, voltandosi ai giovani, diceva loro : « Figlioli, amate la solitudine, perchè è madre dello spirito, senza la quale è im– possibile nella Religione di aver grazia di orazione. Però tre cose : silenzio, astinenza e solitudine sono necessarie, e per la quarta, la purità della mente» (III, 356). LA SOLITUDINE MADRE DELLO SPIRITO « Non poco importa - avvertiva Battista da Norcia - che i Religiosi di raro siano visti da secolari. Lo vediamo, per esempio, in questa città di Perugia, tanto di noi devota ; quando si par– tono due frati da Montemalbe, entrati nella città, le genti d'ogni intorno si muovono per desiderio di vederli, nè più nè meno che fossero Apostoli di Cristo; e questo avviene perchè ci vedono di raro. E io mi sono ritrovato di stare tre e quattro mesi senza mai uscire del sito del luogo, nè io nè i miei frati. E tante sono le some di roba che vengono al luogo che io, per non offendere la nostra santa povertà, parendomi troppo a ricevere ogni cosa, duro grandissima fatica a rimandarle. E quindi si vede quanto im– porta il buon esempio, di donde nasce la devozione dei secolari, dalla quale nasce la vera osservanza della Regola, perchè ci portano le nostre necessità, le quali ci bisognerebbe procurare in modo fllecito, ricorrendo a privilegi, bisognerebbe aver procu– ratori e ricevere pecunie. Dalle quali tutte cose ci libera la devo– zione, che hanno in noi i secolari. E' bene, dunque, che i luoghi siano alquanto lontani dalle città per starsene più rimoti. Sap– piate che la solitudine è madre dello spirito e la conversaziòne dei secolari madre di ogni vizio. Sia pure devoto il secolare quanto si vuole, quando pratica strettamente e lungamente coi frati, perde la devozione. Per questo le fabbriche sono pericolose, per– chè bisogna continuamente essere intricati con secolari, e l'ora– zione del tutto si perde 11 (III, 272). SOLO IL PORTINAIO PARLAVA. E questo faceva che quando veniva al luogo alcun secolare, nostro devoto, solo il portinaio gli parlava, ovveramente il P.

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