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292 LA BELLA E SANTA RIFORMA cordarci di quelle cose che prima abbiamo pensate e ragionate. E quindi viene che si perde lo spirito ; e perso il diletto spirituale, facilmente si cercano i diletti e trastulli carnali, e a poco a poco, si precipita in ogni sorte di viz10. Questo era quello, dunque, che più riprendevano quei santi e veri Prelati (IV, I63). FRATE SECOLARESCO Bernardino d'Asti chiamava tutte le super.flue occupazioni, astuzie dei demoni per farci perdere l'orazione; e molto ripren– deva i frati vagabondi, che troppo conversano con secolari, e li chiamava corpi morti, che presto dal mare della Religione sareb– bero vomitati a lido. E diceva: « Frate secolaresco, inimico di S. Francesco. Il frate secolaresco è impossibile che abbia spirito>> (III, r88). CONTINUA BATTAGLIA COL MONDO Battista da Norcia diceva : « Niente altro è la vita religiosa che una continua battaglia col mondo, col demonio e con la carne. E se tu mi domandassi, qual è maggior nemico di questi tre, di– rei che fosse il mondo. Vuoi tu conoscere perchè la nostra Congre– gazione da tutti è stimata perfetta ? Non per altro se non perchè siamo lontanati dal mondo; ma quando moltiplicheranno i frati, incomincieranno a perdere lo spirito, niente altro faranno che rac– costarsi al mondo in fabbricar belli luoghi appresso le città, in darsi agli studi per parer dotti, in portar belli abiti per parer po– liti e in praticar con grandi uomini per parer nobili. Or non vedi tu che l'accostarsi al mondo sempre ha rovinata la Religione ? E però nessuno degli altri nemici tanto le sono nociuti quanto que– sto>> (III, 275). CHI VUOL STARE IN PACE Piacque al Signore Iddio che Fra Ludovico da Fossombrone rimandò questo santo uomo Ludovico da Foligno nella sua pro– vincia di S. Francesco, nella quale fu più volte guardiano. Go-

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