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SEMINATORI DI BONTÀ yecchiaia e si per essere molto infermo, poco poteva più servire. Ma aggravandosi, presi tutti i santissimi sacramenti, ben disposto se ne passò a miglior vita. E fu pianto da tutti quei poveri dell'ospedale, e tutta Roma si dolse della morte sua e a gran voce dicevano : « È ni~rto il gran servo di Dio Fra Ludovico da Stroncone ! Mai si vide in quell'ospe– dale un uomo più santo che con tanta carità servisse; speriamo che se ci ha aiutati in questo mondo, da questo in poi molto più in cielo, appresso il nostro Signore Gesù Cristo, al quale tanti anni cosi fedelmente ha servito>>. Al quale sia onore e gloria in eterno. Amen (III, 264). ERANO COMPASSIONEVOLI Erano compassionevoli verso i poveri e con quelli in partico– lare che per qualche infermità o d'altra avversità languivano; e in quello che secondo la loro professione potevano porgere loro qualche aiuto, lo facevano volentieri (I, 267). VISITARE GLI INFERMI Fra Giustino da Panicale, perchè era giovane di bello ingegno, quantunque non avesse lettere, fu posto all'officio della inferme– ria, nella quale servì alcuni anni con molta carità, e fece nel suo esercizio grandissime esperienze. Era molto caritativo al prossimo, e dove egli stava, come sen– tiva degli infermi, li andava con molta carità a visitare, facendo loro molti servizi dell'arte sua. E molti dicevano: « Quando io fossi infermo, potendo avere il Padre Fra Giustino, poco mi cu– rerei d'altri medici »(III, 435). ELEMOSINE Era tanta la semplicità di Francesco da Macerata, che quando vedeva i poverini che gli domandavano. per amor di Dio, tanto se gli indolciva il cuore, eh~ quasi usciva fuor di se stesso ; nè si
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