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SEMINATORI DI BONTÀ 2 79 chie a quei poveri Religiosi Cappuccini, e vedete quel che .me ne scrive la mia nipote». E la faceva leggere pubblicamente. Piacque al Signore Dio che, perseverando in quel servizio, come eglino dissero di poi, furono talmente conservati da Dio che dicevano: « Come fossimo stati tanti ceppi, mai ci passò per la mente un minimo pensiero disonesto». E fu cosa mirabile che praticando con tutte le .sorte di genti il di e la notte, maschi e femine, con fanciulle avvistate e nelle case che non c'era altro che loro, nondimeno pareva che fossero Angeli, senza corpo. E dice– vano: «Chi non ha ottima volontà e non è conservato da Dio, non si metta a tal impresa, nè mai consiglierei nessuno, che non fosse molto provato, che si mettesse a tal impresa. Tanto sono le occasioni grandi! Ci buttavano alcuni le borse piene di scudi e dicevano : Padre, fatene quel che vi piace». E noi rispondevamo loro : «Non abbiamo licenza di conservare denari per nessuno, nemmeno li possiamo dispensare nè ricevere per noi, perchè la Regola nostra non vuole pur che li tocchiamo ». E allora inco– minciava l'infermo a .chiamare or questo or quello e gridava : •« Or questi sono veri servi di Dio. Nel tempÒ della peste si fanno grandi latrocini, perchè quei che si mettono a seppellir mortl e a praticar con appestati, comunemente lo fanno per ingordigine del denaro ; questi servi di Dio lo fanno per amor suo e si. met– tono alla morte per aiutare noi altri. Siate benedetti voi» ! D'ogni intorno si divulgò che questi santi Religiosi non vo– gliono niente, ma tutto fanno per amor di Dio. Per la qual cosa tanto si :fidavano di loro come dei propri figlioli. Piacque al Signor Dio che nel 1530 cessarono le pesti e, come io intesi, fu detto che era morta più di un terzo della gente, e in molti lati più della metà. E fu peste molto universale in tutta l'Europa, e quasi in tutto il mondo. I nostri Cappuccini tutti insieme se ne ritornarono al Padre F. Ludovico, e tutti narravano uno all'altro le cose grandi che Dio aveva operato per mezzanità loro, e come Dio li aveva conservati che mai nessuno di loro ebbe un dolore di capo, ma sempre sani e allegri. E molti si dolevano di non ci esser morti ; e con molta allegrezza tutti ringraziavano Dio. E un giorno la Signora Du– chessa andò personalmente al luogo dove stavano e li volle vedere tutti, e disse loro: «Ora non avete più paura che la vostra Congre-