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ARALDI DEL VANGELO 273 compagno se ne andava a cercare un po' di pane, e di poi se ne ritirava in qualche bosco ove fosse dell'acqua, e ivi allegramente mangiava del pane bagnato nell'acqua con qualche cipolla o agli o veramente erbe odorifere (III, 287). ALTRE FORME DI APOSTOLATO Questa fu, dunque, la intenzione di quei nostri primi Padri : d'imitare il Padre S. Francesco, lontanandosi dal secolo quanto era possibile, pigliando luoghi ordinariamente due miglia lontani dalle città. E per non avere occasione d'intricarsi col mondo, po– sero nelle costituzioni che i frati non confessasero secolari, non andassero a morti, nè accettassero sepolture. Non perchè queste .cose non siano tutte buone ; ma perchè volendo vivere secondo la Regola nostra, non siamo tenuti a queste cose, nè teniamo questo grado nella Chiesa di Dio. Ma l'obbligo nostro è di far ora– zione, predicare col buon esempio e con sana e cattolica dottrina. Le altre cose è ufficio di chierici secolari, chè volendo noi intri– carci, non possiamo farlo senza dispiacere loro. E molte volte se ne è visto grandissimi scandali, chè Religiosi per privilegio hanno impetrato di potersi esercitare nelle cure d'anime e non poco hanno scandalizzato il prossimo (IV, 42). FRA GL'INFEDELI Perchè la conversione degli infedeli fu molto a cuore al nostro Serafico Padre, per questo a gloria di Dio e a salute loro, secondo la Regola, si ordina che se alcuni frati perfetti, infiammati dal– l'amore di Cristo benedetto e dallo zelo della sua cattolica fede, vorranno per divina ispirazione andare a predicarla tra loro, ri– corrano dai loro Vicari Provinciali o dal Padre Vicario Generale, dai quali essendo giudicati idonei, vadano con loro licenza e be– nedizione, a tale ardua impresa. Ma non vogliano i sudditi presun– tuosamente giudicarsi idonei a si difficile e pericoloso negozio, ma con ogni timore e umiltà, rimettano tal loro desiderio al giudizio dei loro Prelati. .La bella e santa Riforma 18

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