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ARALDI DEL VANGELO 267 cc Sarà buono per la Messa? » n:isse il malfattore: « Non è buono per la Messa; datelo al predicatore». Per le quali parole, come uoino prudente, entrò in sospezione che fosse avvelenato, e ve– nendo il medico ne fece l'esperienza e ritrovò che era veleno pes– simo. Non potrei con lingua esprimere quante insidie pati questo servo di Dio. Queste che io pongo bastino per conoscere di quanta santità fosse in tollerar pazientemente per amor di Dio tanti mali, e quanto fosse cara a Dio la vita sua, che in tanti pericoli l'aveva conservata. Non starò a dire qùanto fosse zelante dell'osservaza della Regola e di grande orazione, che quasi per l'ordinario la notte, quantunque predicasse per ordinario, faceva quattro e cinque ore di orazione o mentale o vocale. Piacendo, :finalmente, al nostro Signore Dio di premiare que– sto suo servo di tante fatiche, avendo predicato in Roma in S. Lorenzo in Damaso, :finita la predica, gli venne la obbedienza che dovesse andare a predicare in Napoli. Mettendosi il servo di Dio– in viaggio, per essere vecchio e non molto sano, s'infermò grave– mente, talmente che fu di bisogno tornarlo a Roma. Aggravan– dosi nella detta infermità, ben disposto, pieno di meriti, avendo ricevuti tutti i santissimi sacramenti, quella felice anima se ne pasò al suo creatore. E fu sepolto nel luogo di Roma. A laude e gloria del nostro Signore Gesù Cristo, della sua dol– cissima Madre e del Padre S. Francesco. Amen (III, r57-r67). I PREDICATORI AVREBBERO AD. ESSERE ACCAREZZATI Bonaventura da Montereale era molto zelante del buon esem– pio dei secolari, e spesse volte recitava ai frati quell'esempio de] Padre Santo Francesco che benediceva i frati che dànno buon esempio e malediceva quelli che fanno il contrario. Laonde sen– tendo recitar dai frati il gran frutto che faceva un predicatore dei nostri in Perugia, tutto si riempiva di gaudio. E durò molti giorni che spesse volte si faceva recitar le grandi cose che Dio operava per quel predicatore, e le udiva con le mani giunte e con