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ARALDI DEL VANGELO mente, era riputato il primo :filosofo e il primo teologo del mondo. Maneggiava tanto bene in pergolo la :filosofia, concordandola con la Scrittura e sacra teologia, che faceva stupire il mondo. Predicò nelle prime città d'Italia, e quasi sempre teneva la sua predica tre ore ; delettava tanto, che non pareva la tenesse mezz'ora. Aveva qualche volta venticinquemila persone alla sua predica, e tanto era la resonante e bella voce, che tanto sentiva chi stava nell'ultimo, quanto chi stava sotto al pergolo. Ripren– deva tanto terribilmente, che quando si partivano dalla sua pre– dica, ritornavano tutti attoniti, tanto sospesi e spaventati, che non si potevano più appiccare ai negozi temporali. Faceva fare l'Orazione delle Quarantore con miglior ordine che non fu ordi'– nata dal Padre F. Giuseppe da Ferno, imperocchè a tutte le mute, finita l'ora, faceva un sermone breve, e li faceva tutti abbrac– ciare e riconciliare insieme. E tanta forza gli diede il Signore Dio, che non c'era pace che egli non facesse, potendoli condurre all'Orazione. E quando l'Orazione era :finita, era rappacificata tutta la città. Sempre, nell'ultimo della predica, si voltava al crocifisso, con tanto fervore gli parlava, qualche volta per spazio di un'ora, con voci validissime che non si poteva ritrovare nessuno per mon– dano, crudele e duro che fosse, che non piangesse dirottissimamente. E tanto sospendeva i cuori delle persone che dove egli predicava, tanto le genti si spaventavano che abbandonavano le botteghe e gli esercizi, nè si attendeva se non alla confessione, alla comunione e frequentazione delle chiese e fraternite. E fu tanto il nome che si diffuse di lui in tutta l'Italia che quasi sempre andava a predi– care ottenuto dalle città o dal Protettore dell'Ordine o da Sua Santità. Operò il Signore Dio per le sue predicazioni grandissimi frutti di restituzioni di roba, di conversioni di meretrici, di molti gio– vani che lasciavano il mondo e si facevano frati, di paci grandis– sime; e particolarmente nell'Isola di Sicilia ove predicò circa tre anni in tutte le principali città con tanta accettazione, che pareva fosse rinnovato il tempo del Messia, imperocchè per essere le città e terre lontane l'una dall'altra ove egli predicava, si moveva– no le compagnie d'ogni intorno, e si vedeva, massimamente il di della festa, venir dalle terre quattro e cinque mila persone. E
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