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LA BELLA E SANTA RIFORMA in stupore ognuno che li sentiva. Talmente che mossero in fer-• vore quasi tutta Italia, e parve che fosse la mano d'Iddio, impe– rocchè molti, ripensando ai casi loro, si ritiravano dalla loro mala vita alla vita buona. E fu che il tempo proprio lo ricchìedeva,. per essere il mondo nel colmo delle tribolazioni. Ognuno pensava che per i loro peccati erano da Iddio puniti e castigati (II, 257). PARLAVANO SÌ ALTAMENTE Il che vedendo i frati il frutto grande che si faceva, Fra Lu– dovico da Fossombrone diede licenza a tutti, sacerdoti, chierici e laici, che quando si trovavano appresso secolari, parlassero delle cose d'Iddio. E tanta era la ridondanza dello spirito, che i laici parlavano sì altamente delle cose d'Iddio che erano reputati dai dotti gran predicatori ; e quando sentivano che erano laici, si stupivano (IV, 192). LAICI O SACERDOTI SEMPLICI Sarebbe troppo lungo a voler raccontare gli esempi di frati particolari che quantunque fossero laici o sacerdoti semplici, fa– cevano frutti mirabili per le loro esortazioni, non predicando però ordinariamente ; ma dove vedevano genti radunate, andavano e predicavano loro (IV, 192). Liberalino da Col Val d'Elsa predicava ancora nei luoghi bassi per non essere molto dotto e si ancora perchè gli pareva di far più frutto predicando a semplici persone. Riprendeva molto duramente i vizi; e molto si dilettava di far alcune devote com– pagnie. Predicava molto devotamente, e per lo più casi di co– scienza e delle sante virtù, siccome apparisce insino oggi nel suo quaresimale (IV, 330). O SIGNORE, CHI VI HA POSTO IN CROCE?' Ludovico da Foligno aveva nell'abito, dal canto dinanzi, cu– scita una pezza, ove portava un libro delle sue prediche volgari ;:

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